La scuola negli ultimi anni sta, con tutte le forze, indossando abiti di cambiamento e d’ innovazione. Percorre strade mai percorse prima in cerca di un’ identità conforme alla società che cambia a velocità impensabili prima, appena una decina di anni fa. La tecnologia spazia nella vita quotidiana come una necessità ineludibile e la Scuola si conforma.
Nella Scuola, infatti, si investe affinché il tradizionale apra le porte alla innovazione con un unico obiettivo: la centralità dell’alunno. Si è discusso di questo all’ultimo incontro tenutosi presso Città della Scienza il 5 giugno us, ovvero si è argomentato in cosa si possa investire, in cosa si possa focalizzare l’attenzione per rendere gli alunni consapevoli del loro sapere, affinché ‘imparino ad imparare’ al di fuori degli schemi, degli stereotipi e del consueto.
Si sono ritrovati insieme, nella sala Netwon di Città della Scienza, docenti formati dal programma PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale), referenti alla formazione del Polo Formativo IC Marotta, ma soprattutto si sono radunati Docenti e Dirigenti alla presenza del dottor Alessandro Bogliolo Prof. dell’ Università di Urbino – ideatore e precursore del pensiero computazionale e del Coding- e di Salvatore Giuliano Ds dell’ istituto Maiorano di Brindisi. Quest’ultimo, in particolare, ha raccontato di sé, della sua iniziativa innovativa che ha reso il suo istituto all’avanguardia. Il Ds Giuliano è il fautore di quello che è stato chiamato “book in progress”, ovvero la creazione di libri di testo realizzata direttamente da docenti e studenti del suo istituto. Questo progetto ha consentito alle famiglie di ridurre le spese per i libri di testo permettendo di confluire questo danaro in strumenti ed attrezzature digitali; progetto che è stato, poi, adottato da circa duecento scuole italiane. L’istituto Maiorano, dunque, è il fiore all’occhiello di una scuola italiana che cerca di rimodernarsi, di reinventarsi al di là delle riforme. Si, perché come ha affermato lo stesso Ds Giuliano, non serve una riforma per fare innovazione; serve piuttosto la forza e la competenza di chi lavora con tenacia e coscienza dal basso: docenti, alunni e dirigenti. Il dottor Giuliano ha centrato in pieno il senso di tutto il convegno: per fare scuola e coniugarla in termini di innovazione serve consapevolezza, creatività e volontà e di quella ve ne è in abbondanza, occorre solo non restringere il tutto in burocratismo e riforme contorte. Onore al merito a tutti i docenti che hanno concluso il loro percorso per l’innovazione e che in questa occasione presso Città della Scienza hanno ricevuto il giusto riconoscimento per il percorso voluto e perseguito dal Piano Nazionale Scuola Digitale. L’assessore alla Pubblica Istruzione, la dott.ssa Palmieri, ha espresso la sua approvazione per i Docenti napoletani e per le scuole di Napoli, antesignani di un cambiamento innovativo nel mondo della scuola per nulla da sottovalutare.