Il Coordinamento campano dei vincitori del concorso per dirigente scolastico 2011 denuncia l’ennesimo immotivato rallentamento della procedura concorsuale e delle relative mancate assunzioni dei primi vincitori, i cui posti (101) sono stati autorizzati dal MEF lo scorso agosto. Ancora oggi, a distanza di quattro anni, le competenze acquisite dagli idonei con un percorso di studi lungo ed impegnativo non possono essere messe al servizio della scuola campana, nonostante essa annaspi tra numerose reggenze (ben 240 scuole hanno un dirigente dimezzato) e sia fortemente penalizzata da un dimensionamento selvaggio. Vincitori ed idonei dello stesso concorso in altre regioni lavorano da ben tre anni, con evidente violazione della par condicio e le relative graduatorie di merito sono quasi tutte esaurite a differenza di quella campana che, nata da una gestazione lunga e travagliata (10 mesi!), ha visto la luce solo il 18 dicembre 2014. Il Coordinamento, i cui membri erano ancora una volta a protestare per i ritardi biblici a Roma presso il MIUR, accolsero la notizia come un evento foriero di risoluzione definitiva dell’Odissea concorsuale campana, ma l’ennesima beffa, però, era dietro l’angolo nuovamente! Infatti, a distanza di tre mesi, non solo si è ancora in attesa delle rettifiche degli errori materiali alla valutazione dei titoli, ma si profilano anche scenari giudiziari inquietanti. E’ notizia dell’ultim’ora che misure cautelari emesse dall’organo monocratico amministrativo ammettono, di nuovo, agli orali due concorrenti bocciati nel gennaio 2013 (!?) gettando ombre sulla procedura amministrativa che è stata, invece, più volte legittimata da giudici degli stessi tribunali amministrativi, con sentenze precedenti anche di secondo grado. Il DDL del ‘Governo Renzi’ enfatizza parole come merito e autonomia, auspica la fine delle reggenze (flagello dell’efficienza delle amministrazioni scolastiche), rilancia una scuola di qualità finanziandola (?)… tutti fattori che anche il Coordinamento apprezza nelle linee di principio, ma sottolinea che in questo momento storico della vicenda concorsuale campana suonano prive di senso tenuto conto della scarsa considerazione del merito di cui è testimone. I suoi membri, infatti, avvertono di essere mancati costruttori di autonomie piene e responsabili, si sentono ‘artefici negati’ della qualità dell’erogazione del servizio di istruzione, educazione e formazione perché da troppo tempo rimbalzano su un muro di gomma, in quanto “colpevoli” di aver superato un concorso con un percorso netto. Impotenti, gridano la loro indignazione per essere relegati nel limbo dell’attesa nonostante i titoli professionali acquisiti, di cui al decreto di pubblicazione della graduatoria del 18 dicembre u.s. Disponibili a mettersi in gioco in ogni dove, territorialmente parlando, ansiosi di contribuire al rinnovamento della rete scolastica campana che registra i più alti livelli di dispersione scolastica e i più bassi in termini di livelli di apprendimento, pronti a soccorrere il diritto allo studio calpestato degli studenti campani, i membri del Coordinamento manifesteranno il giorno 1° aprile p.v. nei pressi della scuola secondaria di primo grado Tito Livio in Largo Ferrandina, 3 alle ore 14,30, Napoli.
Napoli, 27 marzo 2015
Il Coordinamento campano dei vincitori del concorso dirigenti scolastici 2011