di Enza Davino
Tra l’azzurro del cielo e del mare al potere della luna che domani si tingerà di rosso il passo è breve. Una luna che chiamerà a raccolta gli occhi incandescenti della Terra, una luna che stupirà chiunque per il peso e il colore delle limpide parole degli amanti in una sera d’estate, una luna che danzerà inquieta e distratta il suo ballo lento in uno scenario di fuoco.
Una luna indagatrice, silente e assorta, che indosserà a festa il suo vestito di porpora più bello di sempre. Una luna che finalmente incanterà i poeti, che con versi scarlatti tesseranno attese tra schegge di luce e mistero.
Ahi, Luna rossa, sarai la più bella donna del creato, in te si fonderanno odori nuovi e voci allegre e di questo acceso vermiglio resterà per sempre guardiano il tempo.
Anche le stelle e le nuvole perlacee si stanno preparando all’evento, adageranno petali di rose rosse su immense spiagge dorate e, in silenzi di pietra, sulle pareti nere del cielo parole cremisi, orlate di fuoco e luce, disegneranno un orizzonte maestoso e lo stupore assorto di noi mortali luccicherà in eterno.