Sono attualmente in corso, grazie agli uomini del Corpo forestale di Stato, coordinati dal generale Sergio Costa, scavi in un fondo a Villa di Briano.
Il fondo, di proprietà Cantile, si trova a ridosso della s.s. 7 bis, meglio conosciuta come asse di supporto Nola – Villa Literno, ed è stato individuato a seguito delle dichiarazioni di un ex affiliato al clan dei casalesi, il pentito Francesco Della Corte, accusatore dell’ex sottosegretario Nicola Cosentino e tra i pochi collaboratori a indicare nel dettaglio i luoghi dove il clan avrebbe interrato rifiuti.
Gli agenti della Forestale hanno per ora effettuato scavi profondi circa 12 metri, ritrovando, già a contatto con la falda acquifera, materiali inerti, amianto e fanghi industriali sepolti da almeno quindici anni.
Sul posto anche i tecnici dell’Arpac che hanno effettuato prelievi e campionamenti per determinare il grado di inquinamento della falda.
In corso di verifica, nonostante il numero di uomini a disposizione del generale Costa non sia sufficiente alla mole di controlli necessari, le dichiarazioni di altri pentiti, secondo le quali i siti inquinati nella zona sarebbero oltre cinquanta.