È stata impressionante la manifestazione che si è svolta sabato scorso per il centro di Londra.
La risposta a questi politici da quattro soldi che vogliono chiudere le frontiere, blindare i confini, erigere muri, riportare indietro le lancette della storia, fermare il progresso solo per compiacere un elettorato spaesato, sbandato, rancoroso, rozzo e fuori dal tempo.
Una manifestazione pacifica, colorata, interrazziale, a cui hanno partecipato, oltre gli inglesi, tanti europei che vivono e lavorano nel Regno Unito.
Chiedono un secondo referendum per respingere la Brexit.
Peraltro, non ci sarebbe alcun tradimento della volontà popolare visto e considerato che il primo referendum era consultivo e non vincolante. A meno che non si abbia paura che il popolo abbia cambiato idea o più semplicemente che non sia più permesso a Putin di interferire.
C’è una nube tossica che si aggira per l’Europa che appena soffierà un po’ di vento contraria sarà ricacciata nella saitella da dove è partita.
Da Londra, capitale della cultura, del rock, dei musei, del libero pensiero, della modernità, dell’accoglienza, della creatività, delle scienze, si propagherà per tutto il continente.
E questa triste e crudele stagione di lestofanti, al potere, sarà presto archiviata.