di Ornella Esposito
Proiezione speciale lunedi sera del film di animazione fortemente applaudito al Festival del Cinema di Venezia, in uscita il prossimo 14 settembre in 85 sale cinematografiche . E’ già caccia al biglietto.
«Io sono napoletano ma qui a Venezia vivo da 40 anni, e vi ringrazio perché con questo film mi rendete orgoglioso della mia terra», queste le parole emozionate di uno spettatore al termine della proiezione di “Gatta Cenerentola”, in concorso alla sezione “Orizzonti” del Festival del Cinema di Venezia per la regia di Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Mariano Guarnieri e Dario Sansone. Gli fa eco un giovane perugino: «Grazie, davvero grazie. C’è bisogno di questa qualità nel cinema italiano».
I commenti arrivano poco dopo gli applausi scroscianti della sala – composta da pubblico e critica -per il primo film di animazione in concorso nella storia del prestigioso Festival.
Un successo “Gatta Cenerentola”, un miracolo – così lo hanno definito molti giornali – tutto napoletano. A compierlo la factory partenopea Mad Enteirtenment che alla sua città vuole dedicare l’anteprima, prevista per l’11 settembre alle ore 20.30 al Cinema Modernissimo in via Cisterna dell’olio, 59 (il film uscirà ufficialmente nelle sale cinematografiche il 14 settembre).
Un’anteprima ancora carica delle belle sensazioni vissute al Lido dove ad essere emozionati non erano solo i produttori, ma anche gli attori che hanno prestato le voci, e soprattutto l’anima, ai personaggi di questa favola dark che tiene insieme la tradizione con la modernità e lo fa mantenendo sempre alto il livello dell’estetica.
«Quando ci hanno chiesto di doppiare i personaggi del film – raccontano Massimiliano Gallo e Maria Pia Calzone nel dibattito post proiezione – non sapevamo che il cartone animato non esisteva ancora».
«Ci hanno spiegato l’ambientazione e poche altre cose – continuano – e noi ci siamo calati nei panni di questi personaggi facendo del nostro meglio».
E ci sono riusciti. La brava Maria Pia Calzone, nel film Angelica Carrannante (la matrigna di Cenerentola/Mia), per immedesimarsi nella parte di una donna bella, austera e calcolatrice (ma in fondo anche fragile e desiderosa d’amore) si è presentata un giorno negli studi della Mad con il tubino e i tacchi a spillo, così come è stata designata dagli autori. “Non potevo doppiare Angelica – ha detto – con un jeans e le pianelle ai piedi”.
Stesso approccio anche per Alessandro Gassman, che ha interpretato Primo Gemito, poliziotto e amico di lungo corso di Vittorio Basile (papà di Cenerentola), e per Massimiliano Gallo nelle “vesti” del temuto boss Salvatore Lo Giusto, “‘O Re” del Porto di Napoli, che ha dato prova non solo della sua bravura come attore ma anche come cantante.
Un lavoro corale di grandi attori e giovani talenti napoletani, tra disegnatori, modellatori 3D e animatori, che ha già incassato dai giornalisti cinematografici SNGCI il premio speciale “Francesco Pasinetti” quale “titolo interessante non solo per la qualità artistica ma anche per l’operazione produttiva“.
Ad impreziosire il lavoro filmico l’importante contributo delle colonne sonore con i brani, non originali, di Enzo Gragnaniello (anche voce di uno degli sgherri del Re) dei Guappecartò, de I Virtuosi di San Martino e dei Foja (Dario Sansone qui in veste di frontman), cui si aggiungono le composizioni originali di Luigi Scialdone e Antonio Fresa, anche produttori del cartoon.
«È stata una grande emozione per noi – dichiarano i musicisti e produttori – vedere a Venezia la sala piena ed entusiasta per il nostro lavoro».
«Con la nostra musica – continuano – abbiamo cercato di portare alla luce la parte più intima e malinconica dei personaggi, entrando nella loro anima e in quella della città».
A questo punto non resta altro che soddisfare la curiosità e salire per 86 minuti su Megaride, la nave all’interno della quale si dipana la storia di Cenerentola vessata dalla matrigna e dalle sue cattive sorellastre, che in realtà è la storia di Napoli, qui ammantata di cenere, eternamente divisa nella lotta tra il bene e il male. Ed è anche la storia della Mad Enteirtenement che con un bel po’ di sana follia è riuscita a realizzare un prodotto di qualità interamente napoletano, in un città bella assaje ma parecchio complicata.