GIU’ LE MANI DAL CORPO FORESTALE DI STATO !

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“Assorbire Forestale rafforza la difesa di natura e animali: semplifica catene di comando, snellisce burocrazia, valorizza professionalità” . Questo il twitter pubblicato dal ministro Marianna Madia.

Un po’ come dire “Apriamo le porte delle banche così i ladri non entrano, o leviamo le inferriate dalle carceri affinchè siano più sicure” .

Abbiamo sentito il generale Costa, che per chi vive in Terra dei fuochi rappresenta – insieme a padre Maurizio Patriciello –  il simbolo della lotta all’inquinamento: “Se il ministro Madia ha un progetto, che ce lo spieghi. Una dichiarazione così non significa nulla. Rappresenta un’idea, ma che al momento non riusciamo a comprendere”.

A illustrarci un po’ di dati è il dott. Stefano Cazora, portavoce ufficiale del Corpo forestale di Stato. Un Corpo di polizia che, allo stato attuale, costa circa 30 milioni l’anno e ne incassa più o meno 28 in sanzioni amministrative. Che gestisce, con 5 milioni di euro, 130 aree naturali, scrigni di biodiversità, di animali e specie vegetali protette che rappresentano il 60% del patrimonio europeo, e dalla cui gestione si ricavano circa 4 milioni di euro l’anno. Per cui è evidente che non è certamente economica, la motivazione di “assemblare, accorpare, smembrare” il Corpo forestale di Stato, un’amministrazione che a quanto pare si mantiene da sola.

“Anzi – precisa il dott. Cazora – se il progetto andasse in porto, ci sarebbe immediatamente una spesa di oltre 25 milioni di euro per l’adeguamento delle divise. Il problema non sono sicuramente gli stipendi, visto che di qualsiasi amministrazione gli uomini del Corpo forestale facessero parte, quelli dovrebbero essere comunque pagati. Se il punto è razionalizzare la spesa, si potrebbe pensare di accorpare, partendo dal basso, i Corpi forestali regionali e le polizie provinciali. Quelli che fanno parte delle regioni a statuto speciale, per intenderci. Ma contemporaneamente, alla Camera, viene approvato un emendamento che li conferma”.

Che cosa succederebbe se il “progetto” di “accorpare” i forestali ad altre amministrazioni andasse in porto? Chi si occuperebbe di questi 110.000 ettari di aree naturali protette? Chi vigilerà su Terra dei fuochi?

“Il Corpo forestale – continua Cazora -, ha una mission completamente diversa rispetto alle altre forze di polizia. Rappresenta l’unica forza in grado di occuparsi, attraverso la prevenzione e la repressione dei reati ambientali e agroalimentari, la tutela del territorio, delle specie animali e vegetali, di un Paese che vive ancora di paesaggio, di turismo, di agricoltura. Che poi cosa significa “accorpare”? in diritto amministrativo è una procedura che non esiste. Prima si chiude un’amministrazione, poi si trasferiscono le funzioni ad un’altra amministrazione. Quindi non ripetessero che non vogliono chiudere il Corpo forestale.”

In un Paese con un comparto sicurezza che conta circa 305.000 uomini, che peso (e che spesa) possono rappresentare le scarse 8.000 unità dei Forestali?

“Il paradosso – aggiunge sempre il dr. Cazora – è che gli stessi che parlano di chiudere il Corpo forestale, poi ci affidano delicatissimi compiti di coordinamento e gestione di quelle che in questo momento rappresentano le più importanti emergenze ambientali del Paese, come Terra dei fuochi, con tutto il lavoro di monitoraggio e di polizia giudiziaria che comporta (e tutte le conoscenze acquisite n.d.r.), o l’emergenza Xylella, il batterio che sta colpendo gli ulivi e che ha già ridotto numerose famiglie sul lastrico”.

Nonostante l’alzata di scudi, senza distinzioni di partito, derivata dalla diffusione della notizia del provvedimento in corso, il governo prosegue. “E’ come volersi ostinare a voler portare a casa un risultato, che tale non è, invece di darci la possibilità di continuare a lavorare nel modo che tutti i cittadini conoscono e ci riconoscono. Che si tratti di un gatto maltrattato, o di un traffico di rifiuti speciali, il Corpo forestale c’è sempre stato. Perché a nessuno verrebbe in mente l’idea di accorpare l’Arma dei carabinieri o la polizia di Stato? ”

Noi del Domenicale news continueremo a sostenere, tenendo alta l’attenzione, il Corpo forestale di Stato, nella persona del generale Sergio Costa e dei suoi uomini.

Rappresentano una speranza, e una certezza. E non ce le lasceremo togliere.

GIU’ LE MANI DAL CORPO FORESTALE!

Al Domenicale con entusiasmo da più di un anno, dopo il banco di prova con Paralleloquarantuno. Giornalista per passione, scrive di tutto quello che la entusiasma, predilegendo i temi dell’ambiente e della cultura. Classe ’71,buddista, due figli, nel tempo libero cucina e gioca a burraco. Se dovesse descriversi con una sola parola, sceglierebbe “entusiasmo”, anche se si definisce un’anima in pena. Scrivere le è indispensabile: si firma #lapennallarrabbiata, e questo è il suo modo per denunciare ingiustizie e dare voce ai sentimenti che vive, come tutto quello che la riguarda, con un coinvolgimento totale.