Stash e Alex Fiordispino, voce e batteria, e Daniele Mona, alla tastiera. Sono i The Kolors, i vincitori di Amici 2014. Tre ragazzi di Cardito, di quella provincia di Napoli di cui in genere si parla per roghi e sversamenti, che il fuoco hanno dimostrato di avercelo dentro, e che finalmente, grazie al Talent più seguito in Italia, adesso può divampare libero.
Il leader della band, Stash, e suo cugino Alex, sono figli d’arte: Umberto e Biagio a Cardito li conoscono tutti, e tutto il paese si è riunito ieri sera in piazza Garibaldi, in un flash mob organizzato dal Club Napoli e dal Bar Trionfo, per seguire in diretta la finale proiettata su un maxi-schermo montato per l’occasione.
Ho avuto modo, nella mattinata in cui era stato organizzato un collegamento telefonico con la Radiazza di Gianni Simioli, di conoscere gli amici (quelli veri) dei The Kolors, i ragazzi con cui hanno iniziato a suonare nella band che all’epoca si chiamava Crossing over, di chiacchierare con Antonio del bar Trionfo che da piccoli li teneva in braccio e con sua moglie che gli preparava le polpette di cui erano ghiotti.
C’era aria di festa, a Cardito, mentre si preparava la serata, si disponevano le transenne e venivano date le ultime disposizioni. Quell’aria che da noi si respira ancora in occasione della festa del patrono, quella che tutti aspettano per viversi la piazza e stare insieme in allegria.
“I ragazzi hanno avuto il coraggio di lasciare Cardito, e finalmente il loro talento è stato riconosciuto. Umberto – il papà di Stash – vinse un festival di Castrocaro, e avrebbe dovuto partecipare al festival di San Remo”, mi raccontano. Purtroppo, per difficoltà economiche, non potè farlo. Stash, Alex e Daniele non si sono fermati: vendendo buste di mozzarella – come loro stesso hanno confessato alle telecamere di Amici – si sono mantenuti a Milano ed hanno acquistato gli strumenti necessari per le prime serate nei locali milanesi, a volte anche solo in cambio di una birra, e davanti a pochissime persone.
C’era aria di riscatto, a Cardito: basta essere identificati solo con la delinquenza, gli scippi, con la Terra dei fuochi. Cardito è un paese dove si organizzano serate, eventi, dove i ragazzi che ho incontrato parlano un italiano corretto, e conoscono l’inglese perfettamente. Dove impiegano il tempo libero suonando e, come ieri sera, creando aggregazione per festeggiare, senza alcuna invidia, il successo di quelli che reputano fratelli, avendo condiviso con loro i momenti più tristi.
Erano tantissimi ieri sera, in piazza Garibaldi, e la vittoria è stata celebrata con abbracci e pianti.
I The Kolors ce l’hanno fatta, il sacrificio di questi anni è stato premiato. Resta l’amarezza di dover ancora, nel 2015, aspettare Amici affinchè talento e dedizione vengano riconosciuti. Di dover “emigrare” a Milano per fare musica a certi livelli. Al neo-eletto sindaco Cirillo, Gianni Simioli ha strappato la promessa di fare di più per i ragazzi che restano a Cardito: creare una borsa di studio, magari, o degli spazi adatti dove poter suonare e sperimentare.
C’è aria di cambiamento, oggi, a Cardito: la vittoria di Stash e dei The Kolors è la vittoria di un paese intero.
Ad maiora, ragazzi!