Anche per quest’anno abbiamo i vincitori del prestigioso premio Pulitzer, giunto alla sua centesima edizione.
Il Pulitzer viene conferito a più categorie: per il giornalismo, narrativa e composizioni musicali.
Sono sei le categorie che premiano opere letterarie e teatrali: Fiction (romanzi), Drama (opere teatrali), Biography or Autobiography ( saggi biografici o autobiografici), History (saggi di storia), Poetry ( raccolte di poesie) e General Non-Fiction (saggistica) [fonte ilpost.it]
Il premio Pulitzer deve il suo nome ad un magnate del tempo, il giornalista americano-ungherese Joseph Pulitzer che alla sua morte lasciò tutti i suoi avere alla Columbia University che oggi gestisce il Premio.
Ogni anno generalmente nel mese di aprile vengono selezionati i vincitori nelle 21 categorie premiando non solo l’informazione giornalistica in tutte le sue espressioni, ma anche le arti e le lettere.
Quest’anno per la categoria Narrativa i titoli vincitori sono stati molto interessanti.
Per la categoria Fiction il vincitore del premio Pulitzer è lo scrittore vietnamita-americano Viet Thanh Nguyen con il romanzo “The Sympathizer”.
Un avvincente romanzo intriso di humor nero ambientato a Saigon nel 1975, ha come protagonista un innominato simpatizzante delle file comuniste che arriva a Los Angeles, poco prima della fine della guerra, per infiltrarsi in un gruppo di sud-vietnamiti e spiarli.
Il premio per la General Non-Fiction è stato riconosciuto a “Black Flags:The Rise of ISIS” di Joby Warrick incentrato sulla storia e lo sviluppo dell’ISIS.
Per la categoria saggi di storia il premio è andato a Custer’s Trials: a life on the Frontier of a New America. Protagonista del saggio la storia del comandante Custer, ufficiale dell’esercito americano durante la Guerra di Secessione e le Guerre Indiane.
Per la categoria Biography or autobiography il vincitore del premio è stato il giornalista del New Yorker William Finnegan con il suo Barbarian Days: A surfing Life che raccontano della passione sfegatata del giornalista per il surf.
Infine l’ultimo premio nella categoria Poetry è stato assegnato al poeta armeno-americano Peter Balakian per la sua opera Ozone Journal – una raccolta di 54 poesie che raccontano l’esperienza del poeta nel deserto siriano.