Il (falso) mito dell’uomo calvo. Da Sansone a Napoleone, quando fare l’autotrapianto dei capelli

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di Christian Sanna

Fin dall’antichità, i capelli, per l’essere umano, hanno rappresentato la bellezza, la forza e l’immortalità. L’invincibile Sansone , eroe ribelle dai lunghi capelli, pare traesse dalle sue sette lunghe trecce una forza sovrumana. A tradirlo fu l’amore, poichè rivelò a Dalila il segreto della sua potenza. Così, un giorno mentre dormiva, l’amata gli fece tagliare le trecce e persa la forza, le sorti di Sansone cambiarono di colpo. Leggendo Svetonio, il grande Giulio Cesare appare come un uomo proporzionato e di alta statura, occhi vivaci e curatissimo nel corpo.

Punto debole: una calvizie a cui mai seppe rassegnarsi e che rappresentava per l’imperatore un vero e proprio cruccio, fino a spingerlo a fare un riporto con i pochi capelli rimasti, cercando, nel frattempo, di attuare una ricrescita affidandosi a lozioni, misture che promettevano miracoli preparate con diversi ingredienti naturali. Altro celebre riporto fu quello del carismatico Napoleone Bonaparte che con questa tecnica cercava di coprire una vistosa stempiatura. Luigi XIII, calvo sin da giovane, non accettando questa sua condizione, pensò di risolvere il problema indossando una parrucca che successivamente divenne una moda imitata da tutti i cortigiani.

Dagli esempi si evince che a soffrire di perdita dei capelli siano in larga maggioranza gli uomini: infatti responsabile dell’alopecia androgenetica è il DHT diidrotestosterone, ormone e metabolita del testosterone, nemico dichiarato dei follicoli capillari che tende a miniaturizzare, da qui il progressivo assottigliamento dei capelli. L’argomento che riguarda la perdita dei capelli interessa moltissime persone e meriterebbe un approfondimento speciale che non può essere rinchiuso in un articolo di poche righe, per quanto sia ben scritto. Ma si possono, tuttavia, ricevere delle informazioni utili ed interessanti se a darle è uno specialista; in questo caso ad illuminarci è il Dott. Antonio Marcianò (Specialista in chirurgia estetica e Direttore medico della Istant Beauty s.r.l.) che con professionalità, disponibilità e chiarezza ha risposto alle mie domande di uomo, che pur non rincorrendo al riporto come Cesare e Napoleone, da anni combatte la perdita di capelli.

Dott. Marcianò, quante tipologie di alopecia esistono?

Esistono vari tipi di alopecia. Le principali sono: Alopecia androgenetica, alopecia areata, telogen effluvium, alopecia seborroica, alopecia cicatriziale secondaria lupus, alopecia da stress.

Cosa fare in caso di perdita dei capelli e quali sono le soluzioni?

La prima cosa da fare è rivolgersi ad uno specialista che valuterà caso per caso gli esami più opportuni a cui il paziente dovrà sottoporsi. I trattamenti sono innumerevoli, attualmente vi sono anche delle terapie assolutamente innnovative quali le Tecniche di terapia rigenerativa.

Perchè e quando fare l’autotrapianto dei capelli?

L’autotrapianto dei capelli è indicato in tutti quei casi non responsivi alle terapie generiche. Il momento migliore per fare l’autotrapianto di capelli va valutato insieme allo specialista, poichè devono esserci le condizioni fisiche per poter avviare un percorsodi trapianto, ricordando sempre che il trapianto dei capelli non è la fine, ma l’inizio di un percorso. Dopo l’intervento sono necessari trattamenti annuali e cure per mantenere un buon risultato e soprattutto tenere sani i capelli indigeni.

Per quanti anni le unità follicolari trapiantate continueranno a generare nuovi capelli?

Le unità follicolari trapiantate non sono soggette a caduta e una volta impiantate continueranno a generare capelli per il resto della loro vita.

Negli ultimi anni c’è stata una sensibile crescita del turismo medicale, soprattutto per quanto riguarda i trapianti di capelli. Quali sono i vantaggi e gli svantaggi?

Il fenomeno turismo medicale per quanto riguarda il trapianto di capelli è dato, soprattutto, dall’errata convinzione che questo tipo di intervento sia proprio nato all’estero, cosa assolutamente non vera. Il vantaggio del turismo medicale per il trapianto di capelli trovava un’indicazione anni fa, quando i costi erano effettivamente notevolmente inferiori. Attualmente questo vantaggio è stato azzerato. Riguardo gli svantaggi, possiamo dire che, una volta ritornate dall’estero, le persone che sono state sottoposte all’intervento si ritrovano senza un percorso segnato completamente sole nella fase post operatoria, quindi anche una piccola problematica non è facilmente risolvibile, poichè privi di un medico di riferimento. Spesso questi pazienti si rivolgono alla figura di un mediatore che non essendonè medico nè il chirurgo che li ha operati, non potrà essere di grande aiuto qualora si presentasse un problema da risolvere.

Le Piccole cose che amo di te è una bella poesia di Stefano Benni che merita di essere letta. C’è un verso che recita:

Le piccole cose che amo di te

quel tuo sorriso un po’ lontano

il gesto lento della mano

con cui mi carezzi i capelli

e dici: vorrei averli anch’io così belli.

 

Christian Sanna

 

Per info, recapito telefonico Dott. Marcianò: +393485160860

https://www.facebook.com/Dott-Antonio-Marciano-287312831742398

Provo a descrivermi in una frase, ma è un pò come rinchiudere il mare in un bicchiere. Allora potrei definirmi "Un solitudinista visionario animale sociale ed un cercatore di spiritualità, tutto occhi ed inquietudine, perdutamente innamorato dell'Idea che non è ancora riuscito ad afferrare, col cuore di cristallo. Fregato dai sentimenti". Ritengo superfluo aggiungere i titoli di studio conseguiti, i lavori svolti, gli eventi culturali organizzati e presentati, gli impegni nella politica e nel sociale. E se a qualcuno sta balenando in mente l'idea ( sbagliata) che io possa essere un insopportabile presuntuoso, sappia che è appena caduto nella rete che ho preparato. Io voglio che a parlare per me siano gli articoli; i lettori più attenti ci troveranno frammenti d'anima.