di Maura Messina
La Terra dei fuochi è finalmente sotto l’occhio delle telecamere monitorate 24 ore su 24. A darne l’annuncio è il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa l’11 gennaio con un post sul profilo facebook ufficiale.
Se si trattasse di un reality, potremmo dire che i “primi concorrenti” al momento sono i comuni di: Giugliano, Villaricca, Mugnano di Napoli, Marano di Napoli, Calvizzano, Melito di Napoli, Sant’Antimo e Caivano. I dispositivi di videosorveglianza saranno controllati dalle forze dell’ordine. Riportiamo le parole del Ministro Costa:
“Grazie a un accordo con il ministero dell’Ambiente sono state donate 101 telecamere. Stiamo lavorando come una squadra: con le Prefetture di Napoli e Caserta, i sindaci di Giugliano e Caivano, che ringrazio, i Carabinieri, la Polizia Municipale e tutte le forze dell’ordine che controlleranno le immagini h24. Per debellare la Terra dei Fuochi serve un lavoro corale, di squadra, e un coinvolgimento delle cittadine e dei cittadini di questi territori. E stiamo lavorando anche in questo senso.”
Questa probabilmente è la migliore notizia dei primi giorni del 2021. La richiesta di telecamere funzionanti possiamo definirla atavica. Sono decenni che i cittadini auspicano la videosorveglianza del territorio per arginare i roghi tossici. Oltre al fumo dei fuochi illegali, abbiamo sopportato quello che ci hanno buttato negli occhi a proposito delle telecamere non funzionanti che in passato erano state sistemate in alcune aree.
Nel 2019 un’inchiesta di fanpage ha mostrato l’inadeguatezza dei dispositivi installati perché non funzionanti e, laddove funzionanti, manchevoli dell’operatore che doveva verificarli. Una speranza prende corpo adesso, questo progetto parte da chi il problema lo conosce in prima persona: Sergio Costa.
Il Ministro Costa ha dichiarato:
“Io conosco queste terre molto bene. Ho trascorso tanti anni della mia vita fin dentro le discariche abusive prima come generale del Corpo Forestale dello Stato, poi dei Carabinieri Forestali. Conosco le dinamiche di questa tortura che affligge gli abitanti dei comuni della Terra dei Fuochi. Giornate intere seppelliti in casa, senza poter aprire le finestre, ostaggio degli ecocriminali. Non è facile affrontare radicalmente questa criminalità, e noi adesso lo stiamo facendo lavorando in sinergia con tutti, inclusi i comitati e le associazioni. Adesso auspico che altri sindaci della Terra dei Fuochi vogliano seguire il percorso intrapreso da Giugliano e Caivano. Troveranno lo Stato al loro fianco: le Prefetture, il Ministero, le Forze dell’Ordine. È importante che la lotta contro i roghi tossici sia un mantello che si allarghi sempre di più. Sempre al fianco di chi sta nel giusto e contro chi inquina e minaccia i nostri territori.”
L’augurio è che tutti i territori interessati dal disastro ambientale possano effettivamente contare sulla presenza dello Stato e delle telecamere funzionanti.
Chi danneggia l’ambiente è un ecocriminale e non si dimentichi che dal loro operato dipende la salute di tutti noi. Che paghino, ma soprattutto che vengano fermati in tempo, che non gli sia lasciata la libertà di bruciare il nostro futuro.