Un libro che nasce in un libro. Questo è la sintesi più estrema del romanzo di Giulio Perrone – editore e scrittore romano – dal titolo ‘ Consigli pratici per uccidere mia suocera’. Il libro trae il suo titolo dall’eponimo titolo di un romanzo che il protagonista, Leo, é chiamato a scrivere con e per il suo editore.
Un titolo che attraversa realtà e scrittura creativa, un titolo che racchiude il senso dell’intero romanzo: la difficoltà dei rapporti umani, che per antonomasia si rispecchiano nel ‘nemico’ di tutti, la suocera. Nel romanzo sono in primissimo piano i sentimenti e le emozioni, quelle di un uomo che tradisce la moglie, Marta; la lascia e si sposa con l’amante, Annalisa, per poi avere rapporti clandestini con la ex moglie. Una sorta di circolo di passione e sentimenti che si dipana con due donne, molto diverse tra loro, che si alternano i ruoli in un gioco inconsueto di andate e ritorni. Dapprima tutto appare elettrizzante, poi, a lungo andare, diventa difficile e ingestibile: bugie, compromessi, sotterfugi rendono il protagonista schiavo della situazione. Leo si sente offuscato e privato della possibilità di vivere liberamente e costruire il proprio percorso, impossibilitato a soddisfare i propri sogni.
Ad aggravare la situazione di Leo è anche un padre col vizio del gioco, burlone e dispensatore di illusioni e bugie (racconta d’essere stato la controfigura di Dustin Hoffman nel Laureato).
Nel romanzo si concentrano i malesseri del nostro tempo, quelli di uomini incostanti nei sentimenti, bisognosi di libertà e libertinismo, maggiormente inclini a scappare piuttosto che discutere (traendo una frase del romanzo detta proprio da Leo). Un insieme di figure relazionali ovvero genitori, figli, mogli, suocere che sfociano in relazioni complesse, perché la complessità è data dall’animo umano, dal continuo ricercare se stessi senza soffermarsi al semplice gusto di un confronto diretto. L’ironia, il creare leggero e solo a tratti malinconico, rende il nuovo romanzo di Perrone una speciale finestra sul vivere di oggi, in cui si ha sempre difficoltà di relazione, di coabitazione, di condivisione e sempre una crescente necessità di “consigli pratici” per poterli affrontare.