Oggi tutti in piazza, a Roma, per scioperare contro il Ddl Renziano denominato “La buona Scuola”: pianificazione riformatrice incurante delle necessità che, a gran voce, i Docenti hanno inteso far comprendere al Ministro Renzi. Tutti i Docenti in piazza ‘armati’ di fischietto perché, per analogia, il fischio è un richiamo all’attenzione. Nell’ambiente scuola, luogo di apprendimento, di rispetto, di tolleranza, di comprensione, di accettazione e, soprattutto, luogo di cultura, non ci si aspetta che regni ‘L’offesa’ ; ed invece, il piano formativo delle docenti viene ripagato dalle offese delle riforme incongrue e senza fondamento. La ricaduta è inevitabile sull’ offerta formativa da mettere in atto. Si entra, dunque, in un groviglio di situazioni ed azioni che denaturalizzano il ruolo docente, lo inaridiscono, lo consumano creando un circolo vizioso che porta alla demotivazione degli insegnanti, all’insoddisfazione dei genitori e ad un inasprimento della dirigenza e delle istituzioni. La scuola, negli ultimi tempi, sta vivendo un periodo di grandi cambiamenti, ma frutto di scelte e programmi nient’ affatto coerenti. La scuola appare come una città costruita senza un piano regolatore, senza un criterio comune di scelta. Ogni ministro una riforma, ogni governo una diversa procedura di selezione dei docenti. Tutto ciò si ripercuote sulla qualità, sulla coesione all’interno delle scuole, sulla affidabilità del sistema scolastico. Oggi, dunque, i Docenti sono coesi e forti, perché va osteggiata ‘L’offesa’ che la riforma intende arrecare alla categoria, perché i docenti sono i costruttori di offerte formative sapientemente pianificate e non pedine di un piano di riforma che offende la formazione e chi la mette in atto. Speriamo, dunque, che l’attenzione del Ministro non rimanga sorda al ‘ fischio’ dei Docenti.