Il Presidente Mattarella a Napoli per il nuovo anno scolastico.

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di SIMONA BARRA

Il 28 settembre il capo dello Stato Sergio Mattarella arriverà a Napoli per inaugurare il nuovo anno scolastico. C’è una novità però rispetto agli anni scorsi.

Diversamente dagli altri suoi predecessori infatti il nuovo capo dello Stato ha scelto come location Napoli e non il Quirinale, dove solitamente avveniva la cerimonia.

A fare da sfondo all’evento sarà l’Istituto Davide Sannino a Ponticelli.

Questa scelta ha i suoi perchè se consideriamo che la scuola deve il suo nome ad un ragazzo di 19 anni che il 20 luglio del 1996 venne ucciso da un suo coetaneo con una pallottola alla tempia perchè lo aveva visto rubare il motorino di un suo compagno.

Scegliere Napoli significa voler ripartire da una città dove l’educazione, la cultura e la legalità fanno a botte con la strada più facile che viene suggerita a mò di strada maestra dalla criminalità.

Ponticelli è un quartiere molto difficile da questo punto di vista e il fatto che Mattarella l’abbia scelto per inaugurare il nuovo anno scolastico non è un caso.

Molti giovani lasciano i banchi di scuola e scelgono di affidarsi alla protezione dei clan oppure decidono di trovarsi un impiego a nero. Gran parte di questi ha genitori carcerati o pregiudicati. Dove c’è degrado germoglia il seme della criminalità, il seme di chi crede di aver trovato la strada giusta e comoda dove far proseguire la propria vita.

Ma dove si fa spazio l’istruzione, il buono insegnamento e dove si creano progetti tesi a risollevare queste realtà il degrado può essere messo ai margini.

In questo contesto l’Istituto Sannino si pone come obbiettivo quello di dare la possibilità a questi ragazzi di costruirsi un futuro a partire dalle loro capacità offrendo la possibilità di scegliere tra diversi indirizzi.

Non abituarsi a questo tipo di realtà e non arrendersi è l’unico modo che abbiamo per spingere la città a vivere di altro. Metterla sotto i riflettori significa accorgersi che qualcosa di importante va cambiato.

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