di Fabio Avallone
Sono passati 13 anni dall’ultima volta. 13 anni di voci mai confermate, di guai fisici per Phil Collins e, per chi si è perso le date del 2007, di rimpianti.
Ora, all’improvviso, la notizia: i Genesis tornano insieme per un tour. Per ora sono previste solo 8 date, tutte in UK, tra novembre e dicembre 2020. Il “Last Domino? Tour” prenderà il via a Liverpool, il 23 novembre, toccherà Newcastle (26/11), Londra (29 e 30/11), Leeds (2/12), Birmingham (5/12), Manchester (8/12) per concludersi a Glasgow l’11 dicembre. Tutti palazzetti (e visto il periodo non poteva essere altrimenti) e biglietti in vendita da venerdì alle ore 9.
La stampa inglese ha parlato anche di due date in Irlanda (il 16 novembre a Dublino e il 19 a Belfast), ma il sito ufficiale, con tanto di countdown per l’apertura del botteghino virtuale, non le riporta.Poche le anticipazioni. Sicuramente la reunion riguarderà la formazione dei Genesis dal 1978 in poi, vale a dire dalla pubblicazione di “… And Then They Were Three” (con la sola eccezione dell’album Calling All Stations del 1997, dove alla voce c’era Ray Wilson ed alla batteria si alternavano Nick D’Virgilio e Nir Zidkyahu. Phil Collins, Mike Rutherford e Tony Banks, dunque, con alla batteria il figlio di Phil, Nick, visti i noti problemi di salute che gli impediscono di maneggiare le bacchette.
A completare la formazione ci sarà il chitarrista/bassista Daryl Stuermer, che ha già suonato in molti album solisti dei membri dei Genesis, oltre che nei live del 1982, 1992/3 e 2007 e ad aver collaborato con il violinista francese Jean-Luc Ponty e con Joan Armatrading. Altrettanto sicuramente Peter Gabriel non sarà della partita. Il sogno dei fan di vedere di nuovo insieme la formazione di Trespass, Foxtrot, Seling England By The Pound e The Lamb Lies Down On Broadway sembra destinato a restare nel cassetto. L’ultimo sussulto si ebbe, nel 1999, con la pubblicazione del singolo Carpet Crawlers 1999, dove figuravano Gabriel, Rutherford, Banks, Collins ed Hackett, ma il seguito sperato non c’è mai stato.Anche Steve Hackett non dovrebbe essere della partita. Il chitarrista britannico negli ultimi anni ha ampiamente attinto al repertorio dei Genesis, pubblicando ben tre album ( Genesis Revisited nel 1996, Genesis Revisited II nel 2012 e ben due live: Genesis Revisited: live at Hammersmith nel 2013 e Genesis Revisited: Live at Royal Albert Hall nel 2014) oltre a girare il mondo in tour con diverse formazioni.
Ma i rapporti con il resto della band non sono idilliaci e questo dovrebbe spiegare la sua assenza. Cosa c’è da aspettarsi da questo tour? Difficile a dirsi. Parliamo di una delle band che hanno saputo lasciare un segno indelebile nella storia della musica mondiale. Alfieri del Progressive Rock, capaci di performance memorabili grazie ai travestimenti che portavano in scena, reinventatisi con una vena decisamente più pop negli anni ’80.
Amatissimi in Italia, dove hanno venduto milioni e milioni di dischi, seppero stupire, nel 2007, con uno straordinario concerto al Circo Massimo che chiudeva la parte europea del Turn It On Again Tour. Rispetto ad allora sono passati quasi tre lustri, i tre hanno tutti 69 anni e, soprattutto, Phil Collins non potrà sedersi al rullante. Sapranno ancora interpretare al meglio le tantissime pietre miliari del loro repertorio o assisteremo ad uno show dal retrogusto di dinosauro, come troppe vote ci è accaduto in occasione delle reunion di tante rock band dal passato glorioso?
La classe immensa dei tre non chiude del tutto le porte alla speranza di aggiungere un nuovo significativo capitolo alla gloriosa storia della band. Facile prevedere il tutto esaurito per le date annunciate e non è peregrino aspettarsi che al Last Domino? Tour vengano aggiunte altre tappe, magari in Italia.Per chi volesse farsi trovare preparato all’evento, consigliamo di (ri)ascoltare oltre ai capolavori dell’era Gabriel, i due album del 1976 Wind and Wuthering e A Trick Of The Tail , l’ultimo lavoro del terzetto, We Can’t Dance del 1991 e i due live The Way We Walk del 1992 e del 1993.