“A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio”. Se ne sarà reso conto Gigi D’Alessio, dopo la pioggia di polemiche causate dalle castronerie dette durante il suo concerto a proposito della Terra dei fuochi? A lui, e ai “Ditelo voi”, che hanno partecipato con lui ai 5 minuti di campagna elettorale pro-Caldoro & co., risponde Antonio De Angelis, sindaco di Marcianise.
Ecco il testo della nota che ha inviato a Mediaset, Gigi D’Alessio e ai “Ditelo Voi”, dopo l’infelice gag di questi ultimi:
“Bisognerebbe pensare al peso che hanno le parole, sovente inversamente proporzionale alla leggerezza della pronuncia delle stesse. E bisognerebbe farlo prima, e non con un senno di poi che ha il suono della beffa per chi da quelle stesse parole è stato prima ferito e poi danneggiato.
Non si tratta di negare che Marcianise sia un Comune della Terra dei Fuochi, non si tratta neppure di fare finta che gli sversamenti nell’area a sud di Caserta ed a Nord di Napoli non siano mai avvenuti. Non potrebbe essere questo lo scopo del mio messaggio perché, se così fosse, andrei a vanificare gli sforzi profusi dalla mia gente, che ha urlato per troppi anni il suo dolore senza essere sentita.
Abbiamo subito troppe volte il silenzio pesante di quanti avrebbero dovuto parlare, perché io oggi possa produrre una banale difesa d’ufficio che neghi tutto, senza riserva alcuna. No, io vorrei solo invocare il rispetto per le persone che abitano la mia terra e che non si sono mai fermate per ottenere che quest’ultima fosse tutelata, e non maltrattata e lasciata morire, come un giocattolo che, una volta rotto, non serve più.
Marcianise, attraverso l’amministrazione che mi onoro di guidare e con il contributo dell’assise tutta, è stata tra i primi Comuni che, ben prima della conversione in Legge del Decreto sulla Terra dei Fuochi, aveva già approvato uno studio delle matrici ambientali, attualmente in corso con l’analisi della prima, l’acqua, attraverso la seconda tranche di prelievi dalla falda idrica. Marcianise è inoltre la città che sta profondendo energie per bonificare la discarica di rifiuti, autorizzata durante l’emergenza degli anni scorsi, e i cui lavori di parziale smaltimento, già appaltati, saranno avviati a breve.
Ecco, già alla luce di questi pochi esempi, potrà apparire chiaro quanto forte sia lo stridore rispetto al presente e quanto provochi amarezza, indignazione e rabbia, l’idea che la mia città sia un ricettacolo di malaffare, in cui è fin troppo facile seppellire uranio sotto a piantagioni di pomodori. Sarà quasi lapalissiano capire come tutto questo diventi una vera e propria ferita se tale teoria viene veicolata durante una trasmissione televisiva nazionale, volta anche a fornire un punto di vista alternativo sulla condizione della demonizzata Terra dei Fuochi.
Avrei gradito, e sono sicuro di interpretare anche il pensiero della giunta, del consiglio comunale e della cittadinanza tutta, che chi ha pronunciato una battuta, che non ho timore nel definire infelice, per l’innato senso del rispetto sopra invocato, avesse avuto almeno il buon costume di conoscere, informarsi, capire e comprendere gli ultimi sviluppi della situazione marcianisana, anche solo un attimo prima di concepire una gag, che ben poco ha arriso a tutti quelli che, ognuno per le proprie competenze, si impegnano quotidianamente per la rinascita della propria terra. Da parte mia, mi riservo comunque di adottare tutti i provvedimenti del caso”.