La ludopatia e la sua diffusione tra i ragazzi, studenti delle scuole medie e universitari. È il tema dell’incontro “Gioco e psicologia, la dipendenza ne ‘Il giocatore’ di Dostoevskij“ in programma stamattina alle 10.30 nell’aula Piovani del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, Porta di Massa 1.
Il progetto, nato dalla collaborazione tra l’Ateneo federiciano, il Teatro Bellini e la Commissione Scuola e Istruzione del Comune di Napoli, mette al centro della discussione le problematiche legate alla ludopatia e la necessità di assistenza che aveva, infatti, portato l’Asl NA2 ad aprire uno sportello sul territorio, poi chiuso per mancanza di fondi.
All’incontro interverranno Arturo De Vivo, Prorettore Univesità degli Studi di Napoli Federico II; Luigi Felaco, Consigliere comunale presidente della Commissione Scuola; Caterina Arcidiacono, docente di psicologia Sociale dell’Ateneo federiciano; Gabriele Russo, regista dello spettacolo ‘Il giocatore’;Giancarlo Alfano, Presidente del Corso “Discipline della Musica e dello Spettacolo. Storia e Teoria”; Francesco De Cristofaro, docente di critica letteraria e letterature comparate della Federico II; Valentina Boursier, ricercatrice di psicologia clinica; Fausta Nasti, psicologa psicoterapeuta esperta in dipendenze comportamentali, specializzata sul gioco d’azzardo.
Il progetto, legato al debutto de Il giocatore – il testo di Dostoevskij adattato per il Teatro da Vitaliano Trevisan per la regia di Gabriele Russo che sarà in scena dal 14 al 26 marzo – darà agli studenti la possibilità, nei giorni di spettacolo di visitare, presso il Teatro Bellini, una mostra tematica ospitata all’interno del foyer. L’esposizione, dal titolo AZZARDO: non chiamiamolo gioco, promossa da Fondazione Exodus Onlus, Casa del Giovane, Movimento No slot, magazine Vita, Unilab e Anci, è costituita da 68 opere di vignettisti italiani che hanno scelto di utilizzare l’ironia contro il gioco d’azzardo.