di Giuseppe Pesce e Pasquale D’Anna
ph Fortunato Celentino
Con la cerimonia ufficiale di proclamazione, l’altra mattina nell’Aula Consiliare di Piazza Cirillo, Casoria ha finalmente il suo nuovo Sindaco. Difficile non conoscere l’avvocato Raffaele Bene – 42 anni, sposato con due figli, appartenente ad un storica e stimata famiglia casoriana – soprattutto dopo la lunga campagna elettorale di questi mesi.
«La prima parola è “grazie”», dice Raffaele.
« Grazie a tutti quelli che hanno creduto nella mia candidatura e che mi hanno sostenuto, a partire ovviamente dalla mia famiglia e dagli amici, e a tutte le persone, agli uomini e alle donne che ho incontrato in questi mesi, che mi hanno confidato i loro piccoli e grandi disagi e mi hanno affidato le loro speranze. Non deludere i loro occhi, continuare a meritarmi l’affetto che mi hanno dimostrato, è la responsabilità più forte e più grande che sento. Anche se a tutti ho detto, e lo ripeto, che solo insieme possiamo migliorare la nostra città».
Sindaco, ma questa non si può dire che sia stata una campagna elettorale di “buoni sentimenti”, diciamo:
« Assolutamente no, ed è stata la mia più grande delusione. Avremmo voluto parlare dei problemi e soprattutto di programmi e progetti per Casoria. Ma ci siamo riusciti poco. Perché in queste settimane hanno tentato di trascinarci in una serie infinita di polemiche, con sconclusionati slogan e promesse elettorali, e attacchi personali che sono andati ben oltre il limite della decenza».
Si riferisce agli attacchi via social?
« Gli attacchi indecenti sono arrivati ai manifesti affissi fin sotto il Municipio e persino alle brochure illustrate, ma certamente lo spettacolo peggiore l’hanno offerto i social-network, in particolare Facebook. Falsi profili “fake” e veri e propri “haters” hanno dato fondo a una campagna di odio e di fango senza precedenti, con vere e proprie “fake news”. Ma alla fine, tutta questa “brutta aria” mi sembra sia stata controproducente soprattutto per chi l’ha creata».
È stata anche la visita di Matteo Salvini ad inasprire le tensioni?
« Chiariamo subito una cosa: io ho il massimo rispetto istituzionale per il Ministro dell’Interno. Salvini però non è venuto a Casoria come ministro, ma come capo politico della Lega, un partito che è quanto di più lontano possiamo immaginare dalle nostre idee. Non solo per l’impostazione “nordista”, diciamo, che ha prodotto un “regionalismo differenziato” che penalizza il Mezzogiorno. Noi non condividiamo nulla della sua politica populista e di esclusione, il suo atteggiamento di “uomo forte”; e mi ha fatto male che i miei avversari per raggranellare qualche voto lo abbiano portato a Casoria, dove spero che questi brutti sentimenti non trovino mai terreno fertile».
Nella seconda fase della campagna elettorale ha incassato però la vicinanza del PD, almeno di quello regionale e nazionale.
« La nostra è una grande coalizione civica, nata soprattutto dalla città, dai Casoriani; ma non possiamo negare la nostra chiara appartenenza di idee e di sentimenti al centro-sinistra. Nelle due settimane prima del ballottaggio abbiamo avuto il sostegno del Presidente De Luca, che ha sfatato le fake-news messe in giro, e dei deputati nazionali ed europei del Partito Democratico, in particolare dell’ex Procuratore nazionale antimafia Franco Roberti. Se invece nel PD di Casoria hanno fatto altre scelte, e non hanno avuto certamente un comportamento coerente, è il caso che si facciano due domande e trovino le risposte. Ma noi non ci perderemo certamente in queste beghe, abbiamo una città da amministrare».
Sono già circolate delle ipotesi sulla squadra di governo…
« L’ennesima fake-news, solo fantasie. In questo momento l’impegno delicato che ci vede tutti coinvolti è quello di rinnovare e rinsaldare una forte maggioranza consiliare, avviando un discorso ampio, ragionevole e responsabile che coinvolga le varie forze che sostengono l’amministrazione, per realizzare finalmente il nostro progetto».
Qual è questo progetto?
«Il primo documento ufficiale che ho firmato da Sindaco è stata la domanda di partecipazione ad un Avviso Pubblico per dotare le aree verdi di giochi per minori con disabilità: dall’ambiente ai bambini, ai più deboli, mi è sembrata una bella sintesi dei sentimenti che ispireranno la nostra amministrazione. Ma più in generale, i punti fondamentali del grande progetto che abbiamo in mente sono quelli già delineati nel nostro programma: uno sviluppo sostenibile che riparta dall’innovazione, in un’ottica di città metropolitana; la valorizzazione del territorio a partire dalla sua grande tradizione religiosa e artistica; la salvaguardia dell’ambiente e della salute con la bonifica dei siti industriali, Piano energetico e Piano di mobilità urbana; il rilancio di “Casoria Ambiente” per una città più pulita e nuovi servizi; una città più sicura con un maggior ruolo della Polizia Municipale, più controlli e videosorveglianza, campagne di sensibilizzazione alla legalità; una Casoria più inclusiva e solidale col riassetto dell’assistenza, in sinergia con Asl e Terzo Settore; e ovviamente il risanamento e il consolidamento finanziario del Comune, indispensabile per garantire un livello adeguato di servizi».
È un quadro ambizioso, che richiede uno sforzo anche a più alti livelli politici e amministrativi.
«Ma certo, Casoria deve assolutamente uscire da ogni tipo di bega che la isoli politicamente. La nuova amministrazione ha il dovere di ricostruire, con credibilità, un dialogo virtuoso con tutti i rappresentanti istituzionali del territorio. Abbiamo il deputato di collegio, Vincenzo Spadafora, divenuto Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con una delega alle politiche giovanili; il vicepresidente del Consiglio regionale Tommaso Casillo, che in questi anni ha lavorato, tra l’altro, per le Universiadi e la nuova linea metropolitana che cambierà la mobilità nell’area nord di Napoli; e il consigliere regionale Nicola Marrazzo, che da presidente della Commissione attività produttive ha seguito l’inserimento di Casoria nella Z.E.S.».
Insomma, sarà il “sindaco di tutti”, come si dice…
« Ma certo, anche se so bene che è una frase fatta, del “politicamente corretto”; sarò il sindaco di Casoria e di tutti quelli che si sentono Casoriani. Che condividono l’orgoglio di appartenere alla nostra comunità e soffrono per i tanti problemi che ci attanagliano e che insieme risolveremo. Ma soprattutto voglio essere il Sindaco di tutti quelli che si impegnano. Se devo essere “primo cittadino” in qualcosa, voglio esserlo nell’impegno. Perché se lavoriamo bene insieme, questo sarà solo l’inizio di una lunga stagione che, sono sicuro, porterà i suoi frutti. Per la nostra città e per i nostri figli. Perché è verso le generazioni che verranno dopo di noi, che abbiamo le maggiori responsabilità».