Isa Danieli è una delle pochissime interpreti che unisce tradizione e modernità. L’attrice, all’anagrafe Luisa Amatucci, è sicuramente uno degli ultimi esempi di figli d’arte. La Danieli discende infatti da una delle famiglie più antiche e illustri del teatro napoletano: i Di Napoli. Capostipite artistico della famiglia era Raffaele Di Napoli, detto “Rafele ’e Napule” da cui si ebbe poi il cognome Di Napoli, nato nel 1815. Figlia di Renato Di Napoli e Rosa Moretti, Isa muove i primi passi praticamente sul palcoscenico. Una delle caratteristiche principali dell’attrice è stata sempre un’irrequietezza artistica, che nel corso degli anni l’ha portata a cambiare spesso genere e compagnia teatrale per poter crescere e mettersi continuamente alla prova con nuove esperienze e nuove situazioni. Nella sua lunga e variegata carriera infatti è stata diretta da registi come Eduardo De Filippo, Giorgio Strehler, Roberto De Simone, Lina Wertmüller, personalità diversissime tra loro, ognuna con un’impronta ben definita: “Tutti mi hanno dato qualcosa, le esperienze che ho vissuto sono sempre state molto diverse l’una dall’altra. All’inizio ho appreso tanto con Eduardo, ma poi ho imparato anche da altri grandi maestri; penso che la figura del regista nella vita artistica di un attore sia importantissima, fondamentale”. Tra le esperienze che la Danieli ricorda con maggior emozione c’è quell’ultima regia che il grande Eduardo firmò proprio ad uno spettacolo che l’attrice mise in scena nel 1983 con la propria compagnia, “Bene mio e core mio”, e poi l’edizione storica del 1976 de “La gatta Cenerentola” di Roberto De Simone: “La gatta Cenerentola è stato uno spettacolo completamente nuovo, che ha rotto i ponti con tutto quello che era il teatro tradizionale napoletano ed io sono stata felicissima di farne parte”. Musa ispiratrice della nuova drammaturgia, hanno scritto per la Danieli, Manlio Santanelli, Enzo Moscato e Annibale Ruccello. Per il Cinema l’attrice è stata diretta da Nanni Loy, Mario Monicelli, Giuseppe Tornatore, ma non sacrificherà mai il teatro per il grande schermo: “Ho dedicato solo un anno della mia vita al cinema, ho girato diversi film ma poi non sono più riuscita a sacrificare un’intera stagione teatrale per girare un film. Quando sono riuscita a fare entrambe le cose, l’ho fatto con piacere”. Ultimamente la figura di Isa Danieli è spesso legata a quella dello scrittore Erri De Luca. Oltre che da una grande intesa artistica, i due sono uniti da una profonda amicizia: “L’ho conosciuto tramite mio marito, poi lui ha voluto che io leggessi dei suoi scritti ed è nata questa collaborazione. Insieme abbiamo fatto delle cose molto belle, come il corto “Al di là del vetro”, che per me è stato un grande regalo, un piccolo gioiello. Quando l’ho visto per la prima volta da spettatrice, mi sono commossa, come se non fossi stata io a recitare. La nostra è una bella amicizia che va al di là del feeling artistico”. Nel suo lungo percorso la Danieli ha toccato tutti i generi dello spettacolo, dalla prosa all’avanspettacolo, dalla canzone al cinema. Ha recitato la sceneggiata, il teatro d’autore, la tragedia greca come l’Edipo e Ecuba, ma confessa che ci sarebbe stato un ruolo che ha sempre sognato di interpretare e che non ha mai avuto occasione di mettere in scena, quello di “Medea”.
Eduardo Paola
Articolo tratto dal blog “Polvere di Stelle” www.polveredistelleps.wordpress.com