di Pompeo Di Fazio foto GettyImages
Non è solamente un risultato sportivo, è l’immagine di un sistema che non funziona e che a breve dovrà affrontare la vera prova del nove: gli spareggi per le qualificazioni mondiali in Qatar.
Mi riferisco naturalmente alla sconfitta della Juventus con il Villareal e alla sua uscita dalla Champions league. Sono di parte, è vero, tifoso del Napoli e sicuramente non simpatizzante della squadra bianconera. Ma la partita di ieri sera è la cartina di tornasole di un mondo del calcio italiano che naviga a vista. La Juventus ne è la punta dell’iceberg.
Arrivata in Champions per il rotto della cuffia lo scorso anno, ed evito di spiegare come, dopo l’acquisto di Vlahovic è stata presentata come il nuovo Real Madrid, a seguito di vittorie e pareggi in serie in un campionato scarso come la serie A.
E’ bastato che incontrasse una squadra semi decente, il Villareal è settimo nella Liga, che subito sono venuti i nodi al pettine. C’è da considerare anche un altro aspetto: ieri sera sono stati fischiati due rigori contro i bianconeri, provvedimenti mai adottati in campionato e ai quali gli uomini di Allegri non sono abituati.
Nonostante la stampa avesse ingigantito la forza dei bianconeri, la normalità li ha sconfitti: normalità di un Villareal che ha semplicemente fatto la sua onesta partita, normalità di un arbitro che applica il regolamento.
Chissà quando il concetto di normalità tornerà ad essere l’orizzonte comune nel quale si muoverà il calcio italiano. Ora aspettiamo fiduciosi gli spareggi del 24 e 29 marzo. Forza Italia sempre.