Napoli ha una periferia che è l’area più panoramica dei Campi Flegrei dalla quale si godono paesaggi mozzafiato: dal Vesuvio, alla penisola sorrentina, a Capri, al Golfo di Napoli, a Posillipo, Capo Miseno, Procida, Ischia e Ventotene.
Questa periferia è il centro dell’area flegrea: è la zona che da Pianura sale ai Camaldoli!
Area sempre dimenticata dalla buona programmazione comunale come se si trattasse di un territorio in un altro comune.
Anche d’estate la sera si gode un’aria fresca ristoratrice che nel centro storico di Napoli si…sognano!
I Camaldoli comprendono l’unica grande area verde e boscata del Comune di Napoli che degrada verso Soccavo e Pianura, verso Marano e Chiaiano, verso i Ponti Rossi con il Vallone San Rocco.
A Chiaiano, poi, esiste una storica e rinomata produzione di ciliege tanto è vero che recentemente si è tenuta la Festa Nazionale della ciliegia.
Tanti, troppi napoletani non sanno di avere queste risorse nel proprio territorio comunale.
Da come sono stati trattati nella pianificazione urbanistica fino ad ora sembra che anche per molti amministratori del passato i Camaldoli…non fossero una parte di Napoli!
Il passato…è passato!
Da oggi si pensi alla valorizzazione della vasta area dei Camaldoli e dei versanti che degradano verso Pianura-Soccavo_Chiaiano-Ponti Rossi.
Sentieri attrezzati possono consentire di effettuare passeggiate nel verde salendo dalle zone circostanti verso i Camaldoli.
A Pianura si trovano le cave in galleria del piperno con il quale sono stati costruiti i principali monumenti di Napoli.
Si tratta di cave di importanza storica, uniche che attualmente sono nel dimenticatoio dei napoletani che non immaginano nemmeno che la “fonte” del piperno si trovi tra Pianura e Soccavo.
Queste cave devono essere valorizzate come area estrattiva storica con un progetto di valorizzazione multidisciplinare che consenta di valorizzare le “sorgenti” dei monumenti litici napoletani.
I versanti che dai Camaldoli degradano verso Pianura attualmente sono sede di dissesti idrogeologici per la mancanza delle normali sistemazioni idrogeologiche ed idrauliche. Alla base del versante di Pianura anni fa fu avviata la costruzione di vasche per la raccolta delle acque di ruscellamento che non sono state completate e attualmente costituiscono un’opera incompiuta praticamente di nessuna utilità.
Un problema annoso è rappresentato dai rifiuti accumulati illegalmente e legalmente in discariche che non sono mai state messe in sicurezza.
Vari interventi eseguiti tanto per spendere soldi pubblici e per fare vedere che si faceva qualcosa sono stati eseguiti senza ottenere risultati validi.
E’ quanto mai necessario intervenire con competenza per garantire il diritto alla salute alle migliaia di cittadini di Pianura.
Il fine deve essere esclusivamente quello di eliminare le emissioni nocive in atmosfera e di mettere in sicurezza quegli accumuli di rifiuti il cui volume sia trattabile.
Il vallone San Rocco rappresenta il più vasto bacino idrografico che interessa la città di Napoli.
Attualmente è interessato da scorrimento di liquidi fognari e i versanti sono in dissesto con alberi d’alto fusto che possono crollare ed ostruire l’imbocco della parte coperta dell’alveo poco a monte dei Ponti Rossi.
Vi è un rischio idrogeologico conseguente per i cittadini sia per l’inquinamento che per i potenziali dissesti idrogeologici.
E’ urgente una riqualificazione ambientale con messa in sicurezza dell’alveo e dei cittadini.