di Margherita De Rosa
Lo scorso fine settimana, presso il teatro Eduardo di Arzano, è stato messo in scena il musical “ Maria Cristina: forza umile dell’amore”, ideato e diretto dal prof. Ludovico Silvestri. All’incirca quaranta interpreti, guidati encomiabilmente dal sempre più bravo ed eclettico Ludovico, hanno dato vita ad una performance eccezionale, capace di coinvolgere, commuovere e sollecitare curiosità circa una figura così carismatica, quale fu e rimane quella di santa Maria Cristina Brando, assurta all’onore degli altari lo scorso 17 maggio.
Notevolissimo lo sforzo del regista e di quanti si sono adoperati per l’allestimento di una storia tratta dalla prima biografia della Santa, quale quella del rev. mo padre Salvatore Gaeta, recentemente rivisitata e “modernizzata” linguisticamente da Padre Massimiliano Taroni; nel momento in cui si è dato l’avvio a questa straordinaria avventura, la stesura più attuale non era ancora disponibile e quindi è risultato ancora più arduo lo sforzo di trarre da un’esposizione desueta ed arcaica i tratti salienti che caratterizzarono la vicenda ed i carisma di Adelaide Brando; tuttavia, la ricostruzione di ambienti ed eventi è risultata quanto mai aderente alla realtà, grazie anche al contributo delle consacrate più anziane, che hanno collaborato, attraverso quella che potremmo definire “tradizione orale” al fine di meglio mettere a fuoco la personalità di Madre Cristina. Ottima l’interpretazione di Lucia Palmentieri, che, magistralmente, si è calata nel ruolo della Madre Santa, sempre sensibile ai bisogni degli ultimi, dei deboli, dei reietti.
Alla recitazione, inoltre, si sono affiancati canti tradizionali, riproposti dalle angeliche voci delle consacrate , così come brani inediti, composti dal maestro Ida Fuiano, musicista di notevole spessore, e da Paola Palma, autrice di testi sentiti e toccanti. Le due serate hanno riscosso un grande successo e si auspica che si possano realizzare repliche utili a favorire la conoscenza della figura della grande Santa. Il 20 gennaio, infine, a chiusura del triduo di preparazione alla festività liturgica di Santa Maria Cristina e a suggello delle diverse iniziative legate alla canonizzazione del 17 maggio 2015, c’è stata una solenne concelebrazione, presieduta dal Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione dei Santi. Si chiude così un tempo di grazia per la città di Casoria e per la Chiesa tutta e si dischiudono le porte di una nuova era, quella inaugurata dall’”Innamorata dell’Eucarestia”, un’era di preghiera, di carità e di misericordia sconfinata, come infinita fu la misericordia di Santa Maria Cristina Brando.
