di Franco Ortolani
Che vuol dire gestione pubblica dell’acqua potabile?
Che vuol dire “garantiamo l’acqua potabile pubblica alle generazioni future”?
Il cambiamento climatico causa la riduzione delle precipitazioni piovose e conseguentemente diminuisce l’acqua potabile disponibile erogata dai serbatoi idrogeologici naturali.
La natura garantisce che l’acqua piovana si accumuli nei serbatoi idrogeologici dai quali poi fuoriesce alle sorgenti o viene prelevata con pozzi.
Alle sorgenti l’acqua ci viene rifornita gratuitamente dalla natura e così sarà ancora per millenni a meno che le attività umane non causino l’inquinamento degli acquiferi naturali.
Dalle sorgenti o dalle falde sotterranee l’acqua potabile viene trasferita nei centri abitati con tubazioni di grosso diametro che alimentano gli acquedotti comunali i quali poi portano l’acqua nelle nostre case.
Fino alle sorgenti l’acqua potabile è gratuita.
Il trasferimento con gli acquedotti costa per la loro realizzazione e manutenzione, ammodernamento ecc.
Si sa che quando si paga c’è odore di affari!
E qui sorgono i problemi.
Attualmente le reti acquedottistiche disperdono enormi volumi di acqua potabile: si dice dal 40 al 50%.
E ciò avviene e si sa…da anni.
Fino ad ora il problema non è stato degnamente affrontato nè risolto e questo è da folli ricordando che le precipitazioni piovose stanno diminuendo.
L’acqua scarseggia e noi la disperdiamo! E paghiamo, naturalmente.
Si dice che multinazionali abbiano già messo gli artigli sull’affare acqua potabile; naturalmente qualcuno glieli ha fatti mettere!
Disinteressatamente…naturalmente!
Mi sembra che non vada bene!
Le lobby dell’acqua, allora, esistono? Sono ramificate?
La filiera dell’acqua deve essere rivisitata e corretta pensando anche alle generazioni future.
PRIMA DI TUTTO TUTELA E DIFESA DEI SERBATOI NATURALI DALL’INQUINAMENTO. Per cui occorre una legge nazionale.
Poi occorre una gestione tale che garantisca l’acqua potabile a tutti i cittadini, senza intermediari speculatori, attraverso reti acquedottistiche integre e ben e continuamente mantenute compresa la depurazione dell’acqua “scartata” dopo i vari usi.