11 mesi, 15.000 km. Questi sono i tempi e le distanze percorse da un giovane medico francese, Etienne Godard che insieme a sua moglie ha deciso un anno fa di prendersi un anno sabbatico e dedicarsi a vivere in preda al “Wanderlust”, la sindrome del viaggiatore.
Etienne ha attraversato i paesi con una bici macinando chilometri e storie.
Un episodio spiacevole però ha fatto in modo che la sua storia venisse ascoltata e acclamata da un pubblico più vasto.
Arrivato in Italia e intento a fare un bagno a Castel Volturno, in provincia di Caserta, inaspettatamente gli rubano la bici.
In quei mesi aveva rappresentato la sua casa, i suoi affetti e la sua intera avventura e nel giro di cinque minuti era tutto sfumato via.
Panico e disperazione l’accompagnano e in quel momento contatta un suo amico che lo aveva aiutato qualche giorno prima a Napoli.
Francesco Langella lo aiuta a lanciare un annuncio su Facebook con la speranza di ritrovare la sua bici e gliene regala una nuova.
La bici non è stata più ritrovata ma i cittadini di Castel Volturno si sono adoperati comunque nella speranza di poter aiutare il giovane viaggiatore. A sua insaputa hanno organizzato una raccolta fondi per l’acquisto di una nuova bici.
Etienne Godard è ripartito, e come lui stesso dice, più veloce di prima.
Avrà perso i suoi appunti, con tutte le storie che avrebbe poi voluto raccontare al ritorno ma ne avrà una che difficilmente dimenticherà. Dice di voler raccontare della gentilezza dell’Italia.
“[…] Il viaggio l’ho ripreso alla grande, più veloce di prima. Ero in preda alla disperazione e invece sono stato sommerso da gesti di gentilezza. Mi sono commosso. In tanti mi hanno fatto coraggio, e tutto questo ha riscaldato il cuore mio e di Mathilde. Sono due giorni che con la bici che mi ha regalato Francesco corro. Come un matto. Vado velocissimo: Formia, Roma, Siena, Lucca e La Spezia. Domani ( oggi, ndr) sarò a Genova. Pedalo veloce e felice“.” (fonte napoli.repubblica.it)
Per quanto possa esserci del marcio in qualsiasi parte del nostro mondo, qualche ombra di gentilezza è sempre pronta a ricordarci che non sempre tutto va perduto.