di Mirko Torre
Si dice che le foto siano in grado di far vivere alle persone che le guardano le stesse emozioni di chi le ha vissute… e la fotografia di Leicester-Napoli è Victor Osimhen, ragazzo nigeriano di 22 anni che si prende il Napoli saltando 2 metri e 52 centimetri per insaccare e correre subito dopo ad abbracciare i suoi tifosi nello spicchio del King Power Stadium di Leicester, abbracciando idealmente tutti NOI.
Mentre Aurelio De Laurentiis si concentra come suo solito a esporre concetti che (come abbiamo visto per la SuperLega) al momento non hanno né capo né coda, ieri sera finalmente i supporters partenopei hanno potuto tifare, in piena libertà, nel settore a loro riservato in uno stadio inglese stracolmo e bellissimo da vedere e sentire.
I nostri tifosi si sono fatti sentire, e hanno contribuito ad aumentare nei ragazzi in campo una sicurezza e una mentalità che mancava da parecchio tempo.
La squadra sta crescendo e con lei anche gli interpreti in campo, tanti i complimenti di chi fa dell’opinione calcistica il suo lavoro, il Napoli infatti ha giocato la sua partita senza timore in un’atmosfera bollente e in un paese storicamente ostico per le italiane. Una grande prova di consapevolezza dopo la vittoria sulla Juventus e e un Osimhen volante (senza titoloni perché il ragazzo purtroppo non è portoghese) regalano una rimonta che non eravamo abituati a vedere nelle passate stagioni, per stessa ammissione di Koulibaly : “ Anni fa avremmo perso partite come queste” ;
Noi cominciamo a crederci, i ragazzi si sono gettati completamente nelle mani del Mister, che si dimostra ancora una volta uomo di grande esperienza, leggendo il momento della partita e buttando dentro Ounas a spaccare la partita e sorprendere i pesanti difensori avversari e riportando Di Lorenzo a destra dove può esprimersi al meglio.
La stagione è ancora lunghissima, come già scrivevo dopo aver battuto i bianconeri, ma se le premesse sono queste ci divertiremo parecchio, nell’attesa che il regolamento d’uso dello stadio Diego Armando Maradona venga meno quanto prima, fianco a fianco coi tifosi, spalla a spalla come diceva qualcuno qualche anno fa, verso grandi obiettivi mai come quest’anno raggiungibili.