di Valentina Ferrante
Zero in condotta alle scuole del centro-sud, ma a fargli compagnia ci sono anche quelle nel resto del Belpaese. Questa la pagella per molti istituti scolastici della penisola.
L’Italia e in particolar modo il meridione, si sono ritrovati a dover fronteggiare una situazione anomala e straordinaria: l’emergenza freddo che ha mandato in tilt il sistema scolastico di molte regioni. Anche a Napoli il problema ha interessato molte scuole, risollevando le polemiche contro lo stato di fatiscenza in cui versano la maggior parte di queste. Alla ripresa delle lezioni dopo le lunghe feste natalizie, molti ragazzi e soprattutto molti bimbi delle scuole materne hanno trovato ad accoglierli, aule non del tutto calde; alcune scuole hanno problemi di malfunzionamento delle caldaie, altre hanno avviato i sistemi di riscaldamento troppo tardi e le classi sono rimaste, così, gelate.
Diversi dirigenti scolastici hanno ammesso la vetustà degli impianti termici, provvedendo alla segnalazione per la riparazione dei suddetti, ma non tutti hanno ritenuto necessario rimandare gli alunni a casa, così com’è stato denunciato dalle mamme dei bimbi della scuola materna Giovanni Falcone di Volla, zona orientale di Napoli, affermando che le maggiori cause del freddo risiedano nella struttura stessa degli edifici.
La situazione sembra essere per fortuna rientrata dopo le insistenti e legittime pressioni dei genitori che continueranno però, come affermato a gran voce, a monitorare il corretto e adeguato, o quantomeno “caldo”, svolgimento delle lezioni