di Alessandro D’Orazio
Si è da poco appreso che si sta procedendo al ritiro dal mercato di alcuni lotti di minestrone surgelato prodotto dal noto marchio Findus. Sulla scorta di quanto comunicato dall’azienda sul web: “La decisione è volontaria e del tutto precauzionale e fa seguito alla segnalazione da parte di Greenyard (uno dei più grandi fornitori al mondo di prodotti ortofrutticoli) della potenziale contaminazione da batterio listeria di una partita di fagiolini utilizzati in minima parte all’interno delle confezioni”. In particolare, si tratterebbe esclusivamente di lotti di minestrone tradizionale, senza alcun rischio per altri tipi di prodotti.
La listeria è un microbo in grado di causare infezioni alimentari con conseguenze anche gravi su persone cagionevoli, neonati e anziani con ridotte difese immunitarie. I cibi maggiormente esposti alla proliferazione del batterio sono pesce, verdure, carne e latte non pastorizzato. Nonostante questo, non sembrano esserci rischi per la salute se il prodotto viene cucinato, chiariscono gli enti sanitari preposti. La cottura dei cibi, come è noto, uccide i germi facendo scongiurare allarmismi di ogni sorta.
Caso analogo è accaduto in Sicilia, ove le autorità incaricate stanno procedendo al ritiro di alcuni lotti di mais e verdure surgelate del marchio Freshona, i quali sono distribuiti in Italia nei supermercati Lidl. Anche in questa circostanza, l’azienda ha rivolto un comunicato online a tutti i possibili acquirenti dei prodotti con indicazione dei codici delle partite a rischio.
Nel frattempo, il ministro della Salute Giulia Grillo sta ponendo la massima attenzione all’evolversi della vicenda, sentenziando che: “Gli uffici di prevenzione sono al lavoro. Al momento non risultano focolai nelle nostre regioni”. Generalmente in Europa minacce alimentari di questo tipo possono verificarsi ciclicamente; tra il 2015 ed il giugno di quest’anno sono stati registrati 47 casi di infezione e 9 morti di listeriosi per ingestione di cibi consumati crudi, contenenti lotti di vegetali lavorati in una industria operante in Ungheria.
Cibi posti sotto la lente di ingrandimento sono risultati mais surgelato e vegetali surgelati misti fra cui mais, fagioli e spinaci. In attesa di una rapida soluzione dell’emergenza, si invitano pertanto tutti gli eventuali acquirenti dei prodotti ad una cottura degli stessi, al fine di scongiurare possibili rischi per la salute.