Si è conclusa la 28^ edizione del Salone Internazionale del Libro – Le meraviglie d’ Italia, svoltasi a Torino dal 14 al 18 maggio.
La manifestazione si è chiusa con una crescita di fatturato medio del 15%. “Un risultato che ci soddisfa dopo mesi di lavoro non sempre facili e rettilinei”, ha detto Rolando Picchioni, presidente della Fondazione del libro.
E proprio mentre si sta celebrando l’ennesima giornata della legalità giunge notizia che proprio Picchioni sia indagato dalla Procura di Torino con l’ipotesi di peculato.
Secondo l’accusa avrebbe fatto uso improprio dei fondi pubblici della Fondazione, costituita nel 1999 da Regione Piemonte, Provincia e Comune di Torino. L’ipotesi dell’inchiesta è che alcuni servizi siano stati sovrafatturati.
Picchioni ha detto che “di essere sbalordito” di fronte “all’enormità dell’addebito” ma “altrettanto assolutamente sereno”.
Anche i legali dell’indagato hanno sostenuto che “l’onorevole Picchioni è assolutamente estraneo all’indagine della procura, della quale contesta ogni validità sia nel merito che nel riscontro probatorio”. I legali hanno contestato la “diffusione mediatica che contrasta con i principi del contraddittorio ai quali dovrebbe attenersi ogni civile processo”.
A proposito di legalità, in questi giorni, brillano gli scandali legati la calcio e le notizie, logicamente non sbandierate dai tg nazionali, dei continui disservizi , mancanze e ritardi all’ Expo.
Ma tutto questo non fa notizia come i black bloc, due vetrine spaccate, qualche scritta sui muri. Tutto questo non fa notizia come le parole di uno scrittore a processo per il sabaotaggio ai danni di un compressore.
E non fa notizia nemmeno come “le invasioni” degli extra comunitari.
Perchè noi, a tutto questo, siamo talmente abituati da non sembrarci nemmeno degno di nota.
Ma io ancora mi stupisco quando mi chiedono “Perché siete No a tutto, no tav, no expo, no ponte?”. Perché in Italia non siamo capaci a lavorare onestamente. E le dimostriamo da anni.
Insomma, abbiamo voluto, un’altra volta, far vedere al mondo la nostra vera eccellenza italiana, quella del malaffare.