“Sebbene si tratti di una tragedia privata e familiare, i fatti di oggi, ancora una volta, colpiscono la nostra Frattaminore dritta al cuore.
E’ l’intera comunità ad avvertire il dolore dell’ennesimo caso di femminicidio e di infanticidio, avvenuto a pochissimi giorni dalla ricorrenza dedicata proprio alle vittime della violenza di genere.
Alle famiglie coinvolte, a cui ci stringiamo, esprimiamo il nostro cordoglio e la nostra solidarietà”.
Queste le parole con cui il primo cittadino di Frattaminore, Giuseppe Bencivenga, annuncia la tragedia di ieri mattina.
Gennaro Iovinella, disoccupato, ha prima barbaramente fracassato il cranio della moglie, Catia Perrotta, poi soffocato il figlio di tre anni che dormiva ancora, e poi si è suicidato impiccandosi nell’androne del palazzo.
Una tragedia nata dalla disperazione e dalla frustrazione: l’omicida-suicida non aveva un lavoro, e viveva da separato in casa con la moglie, in attesa della sentenza di separazione che lo avrebbe poi costretto a lasciare il tetto coniugale.
Ancora una volta, si parla di femminicidio.
La “decisione” di soffocare il bimbo, lascia forse ancora più sgomenti della cruenta modalità con cui l’assassino ha deciso di porre fine alla vita di sua moglie. Forse, provando a ragionarci su, una scelta fatta in un momento di lucida follia, per non lasciare un orfano marchiato a vita dall’infamia di un padre uxoricida. In un piccolo paese, si sa, le persone vengono spesso identificate con i loro congiunti, e il piccolo sarebbe stato per sempre “il figlio di quello che ammazzò la moglie”. E poi il suicidio, con le stesse modalità del traditore per eccellenza, Giuda, che – dopo aver venduto il Maestro con un bacio – davanti ai trenta denari si pente, si rende conto dell’irreversibilità del suo gesto e non regge il peso delle terribili conseguenze.
Una tragedia che ha sconvolto la piccola cittadina di Frattaminore, e i suoi abitanti, abituati purtroppo alle vittime della Terra dei fuochi, ma non a quelle di morte violenta.
Per sottolineare la partecipazione al dolore delle famiglie, dall’Amministrazione comunale un piccolo ma concreto gesto: l’inaugurazione del calendario previsto per le festività natalizie, l’8 dicembre, sarà quasi sicuramente annullata.
Al termine degli esami autoptici, inoltre, appena verrà resa nota la data dei funerali, nel Comune sarà indetta una giornata di lutto cittadino.