di Andrea Carpentieri
A Torino l’hanno combinata grossa? Si.
È stata danneggiata la Juventus? Senza ombra di dubbio.
Nessuno si azzardi, però, a parlare ancora di <<errore più grave dell’epoca var>>: se l’AIA afferma che quelle immagini non erano disponibili, bisogna credere al contenuto del comunicato dell’Associazione Italiana Arbitri, come si è creduto, illis temporibus, alla stori(ell)a dell’audio mancante a Milano.
Per quanto riguarda le lotte scudetto, l’errore più grave dell’epoca var, ad oggi, è quello riportato in foto: arbitro non impallato e a pochi metri, immagini disponibili ed evidenti e, soprattutto, conseguenze certe, chiare, già acclarate, dell’errore. Agresti, sulla Gazzetta, si chiede infatti oggi cosa si dirà se i bianconeri dovessero perdere lo scudetto 2022/2023 per due soli punti: riguardo a quattro anni fa, sappiamo già tutto, sappiamo che la Juventus sarebbe arrivata alla sconfitta dello Stadium di aprile 2018 con, COME MINIMO, due punti in meno, forse tre. I giochi, allora, sarebbero stati chiusi, senza che neppure Orsato potesse farci nulla.
È giusto che chi oggi è stato danneggiato si faccia sentire, ma non bisognerebbe mai dimenticare che al di là del bene e del male esistono solo gli sterminati campi del ridicolo e la vergogna. In questi campi, ormai da due giorni, si aggirano – pasteggiando ad ostriche e champagne – quanti si affannano a difendere l’onore bianconero: il torto subito andava e va rimarcato, lo si ribadisca ancora una volta, ma il punto, come sempre accade quando si ha a che fare con un’informazione asservita al potere, non è questo.
Si prenda ad esempio la puntata di Sky Calcio Club andata in onda domenica sera, puntata dedicata al 90% alla rete annullata a Milik. Il torto subito dalla Juventus è ontologicamente più grave di quello subito dalla Fiorentina a Bologna o di quelli (attenzione al plurale) subiti dal Lecce in casa contro il Monza? Perché, mentre ancora si cercava di capire se davvero alla Juventus fosse stato arrecato un danno, non ci si è occupati della cronaca della giornata e dei danni inferti ad altri, se proprio si cercava un pretesto per non parlare di qualche squadra che, in Italia e in Europa, gioca al calcio e vince pure? Non sarebbe stato più corretto affrontare la questione Var partendo da cantonate sicure, piuttosto che da errori che in quel momento erano da ritenersi ancora presunti?
E che dire dell’intemerata di Massimo Mauro a Pressing? Il noto, e notoriamente imparziale, opinionista ha avuto il coraggio di affermare che il Var sia stato introdotto, a suo tempo, per fermare la Juventus. Il Var, introdotto ovunque, sarebbe stato uno strumento predisposto dai nemici della Juve ai quali, a questo punto, vanno fatti tanti, tanti, ma tanti complimenti: e sì, perché sono stati capaci di impiegare quattro anni per riuscire nel proprio intento, e lo hanno fatto -udite udite! – risolvendo un decisivo Juventus-Salernitana di inizio campionato. Chapeau. A loro, certo, ma ancora di più a Massimo Mauro. Per il coraggio.