Napoli- Genoa. Le pagelle di Pasquale Lucchese

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Vinci con pieno merito, sei terzo senza ‘compagni’ di ventura, ‘accorci’ sulla seconda, eppure abbandoni lo stadio con un senso di leggera insoddisfazione mista a rabbia. Un paradosso che ha una spiegazione estremamente semplice: rischiare di perdere (per l’ennesima volta) due punti, dopo una prova positiva, a tratti soddisfacente, e vincere con due episodi contestati, dopo aver sprecato troppo, lascia l’amaro in bocca. Detto ciò, oggi vesto i panni, poco amati, del ‘difensore’ ad oltranza. In tv per questioni mediatiche e soprattutto per ragioni strumentali, fuorigioco e rigore dubbio, generoso (ma non inventato), prendono e prenderanno il sopravvento sul resto (non espulsione di Roncaglia intorno alla mezz’ora del primo tempo, vittoria strameritata del Napoli). Il tifoso sia intelligente e soprattutto furbo, senza metter da parte onestà intellettuale e sportività.


Provi a smaltir la rabbia, ma irrompe il web, con i social, i tifosi (non tutti) che parlano di fortuna, vittoria immeritata, errori arbitrali, sparano contro i soliti noti (Rafael, Marek, ora anche Callejon, Benitez…finanche l’ultimo arrivato Gabbiadini). Arrivi a casa, in tv, sulle emittenti nazionali ultimi scampoli per il monday-night, ma è evidente l’aria che ‘tira’ e ‘ha tirato’. Non va meglio su quelle locali, dove oltre agli errori arbitrali, si esamina la squadra, i singoli, e giù con le solite valutazioni poco lusinghiere. Povero Napoli: non meriti questa ‘lettura’, né dai tuoi tifosi (la trasformazione antropologica e sociologica del tifoso napoletano è un mistero), né della stampa locale e nazionale. Una squadra terza, che ha oggettivamente espresso una buona prova, che regala a tratti un calcio divertente, pur con mille pecche e sbavature; una squadra in corsa su tutti i fronti, che ha vinto la Supercoppa a Doha, non riesce ad emozionare e trascinare una fetta consistente del ‘suo’ pubblico, non ‘unisce’ il suo tifo, in perenne contrasto, spaccato in fazioni, e che dimentica sempre più, il fine Unico e Comune. Un aspetto che andrebbe analizzato, capito e soprattutto combattuto…

Per il ‘monday-night’, Benitez deve rinunciare a Gargano, al suo posto il redi(vivo ?) Inler, per il resto Mertens in panca, e tridente con Hamsik, Callejon e De Guzman dietro Higuain. La partenza del Napoli è fulminea, incoraggiante, arriva il gol di Higuain, che sulla conclusione di Callejon è in fuorigioco di qualche centimetro (le misure non contano, è off-side non visto!). Le occasioni potenziali ed effettive da gol sono tante, e tutte partenopee ma il primo tempo si chiude con una sola rete di vantaggio.

Nella ripresa, gli azzurri continuano a creare e sprecare, poi la solita dormitina di un centrocampo che manca di filtro, e di una difesa che soffre una mediana scadente, regala il pari ai grifoni. Il Napoli reagisce, Callejon trova sulla sua strada la traversa a negargli la rete, cosi l’arbitro Calvanese, mediocre l’intera sua direzione, fischia un rigore generoso, dubbio (ma non inventato), Gonzalo non sbaglia. Il risultato non cambia più, il Napoli vince con pieno merito, pur dovendo contare su due episodi arbitrali favorevoli.

Pagelle

Rafael: Non ha colpe sul gol; è vero, resta immobile, ma quel tiro non deve partire, e le responsabilità non sono sue. Sparare contro questo giovane ragazzo, che non ha certamente finora brillato, né confermato quanto di buono si era intravisto la scorsa stagione, è diventata una triste e fuorviante abitudine. In questo primo scorcio di stagione, tante incertezze, mai la sensazione di sicurezza, ma pochi, pochissimi errori gravi (Bilbao e Cagliari su tutti). La prestazione odierna è sufficiente, sia nelle rare occasioni in cui è stato chiamato ‘direttamente’ in causa, sia nelle uscite; male nei rinvii. Voto 6

Albiol: L’attacco genoano, formato da brevilinei, è difficile da affrontare, sul gol anche lui ha qualche responsabilità, per il resto, insieme a Koulibaly, limita danni e pericoli. Voto 6

Koulibaly: Ci mette foga e grinta, diverse chiusure coraggiose. Voto 6+

Maggio: Partita di contenimento, spinge poco. Voto 6

Strinic: Meglio in fase difensiva, si propone ma con scarsa incisività. Voto 6

Inler: Il peggiore, le occasioni rossoblu, gol incluso, nascono da suoi macroscopici errori. Certe disattenzioni sono inconcepibili, ingiustificabili. Spiace infierire, ma lo svizzero è parso un corpo estraneo. Voto 4

David Lopez: Deve limitare i danni del compagno di reparto, prestazione di grandissima sostanza. Se a centrocampo, siamo qui a rimpiangere Gargano, c’è da riflettere. Se non si interviene in mezzo al campo, con un giocatore capace di regalare qualità nella zona nevralgica, la crescita della squadra non ci sarà. Voto 6+

De Guzman: La prestazione nel suo complesso non è insufficiente, anche tatticamente è utilissimo, ma sul voto pesano due-tre errori imperdonabili: spreca un contropiede per autolesionistico egoismo, e due limpide palle gol (in un caso, è Burdisso ad impedirgli la gioia della rete, con un salvataggio sulla linea). Voto 5

Hamsik: Per Marek, vale in parte il discorso fatto per Rafael. Adoro Marek, chi mi legge, sa del mio ‘debole’ per lo slovacco, non sono mancate insufficienze e critiche per le tante prove incolori offerte dal talento ex Brescia. Oggi Marek (come buona parte del Napoli) ha giocato una gara ampiamente positiva, è stato sempre nel vivo del gioco, ha messo il piede su tutte le azioni più pericolose degli azzurri, nel finale è calato, ha regalato un paio di palloni agli avversari, non macchiando, però, una prova più che sufficiente. Voto 7-

Callejon: Anche lo spagnolo è ormai oggetto di critiche, l’ex blanco non è quello devastante dello scorso anno e della prima parte di stagione, ma se viene messa sotto accusa la sua partita odierna, dove, ad onor del vero, si registrano anche degli errori, si è ciechi o prevenuti. Voto 6.5

Higuain: L’eroe di giornata, sta letteralmente trascinando il Napoli, è chiaramente il top player della compagine azzurra, giocatore fondamentale. Anche lui partecipa al festival dei gol sbagliati! Voto 7.5

Subentrati:

Gabbiadini: Una partita da titolare in coppa, sostituito nel finale, due spezzoni contro Juve e Genoa, e già arrivano i primi mugugni, i primi allarmismi: ‘giocatore non adatto al modulo di Benitez’, ‘Benitez rovinerà anche Gabbiadini’, ‘non può fare il terzino’, ‘deve giocare in un 4-3-3’… Allibito. Batte bene la punizione, da cui scaturisce il dubbio e generoso (ma non inventato) rigore del successo partenopeo, nel finale bravo a mantenere il possesso palla. In attesa che in panca, siederà un allenatore capace di far rendere al meglio le sue qualità, Benitez dovrà insegnare a Manolo, che a sua volta dovrà apprendere, come dribblare tutta la squadra avversaria, portiere incluso e segnare in sforbiciata (alla Kone!), solo così, i dubbi sul suo acquisto (parliamo di uno dei pochissimi giovani italiani interessanti, presenti sullo scadentissimo scenario nazionale) potranno essere parzialmente fugati. Scherziamoci su… is better! Voto 6

Britos-Zapata: Il colombiano come Gabbiadini è bravo a tener il pallone per far scorrere i minuti finali. S.V.

Benitez: La squadra oggi ha offerto una prestazione più che positiva, soprattutto in fase di costruzione. Sin dalle prime battute, è apparso evidente che la squadra c’era, purtroppo si è rischiato di pagare oltremodo, troppi errori di concentrazione, di ‘disciplina’ tattica e le solite ‘scelte’ nei momenti cruciali: De Guzman che tira da 30 metri anziché servire l’accorrente libero e felice Callejon è il caso emblematico. Una squadra che produce tanto, che fa tanta mole di gioco, e con un reparto offensivo di primissimo livello, non può ‘ridursi’ a vincere la partita, con un rigore generoso e dubbio (ma non inventato), lasciando così spazio alle critiche e ai ‘cattivi pensieri’ di opinionisti locali e nazionali, di tifosi locali e nazionali.

Arbitro: Il gol di Higuain è in millimetrico fuorigioco; Roncaglia fa fallo su Higuain, è ultimo uomo, ma l’arbitro fischia fallo all’argentino; il rigore è generoso, dubbio (ma non inventato). A parti invertite, saremmo (giustamente) arrabbiati, ma la mediocre prestazione dell’arbitro non può e non deve togliere nulla alla prestazione dell’undici di Benitez. Voto 5

Genoa: Fa un buon calcio, gioca e lascia giocare. Tra andata e ritorno, con lo stesso risultato, ma con due prestazioni diverse, facciamo 6 su 6! Nostalgia dei tempi in cui le due tifoserie, saldamente unite da uno storico gemellaggio, scendevamo in campo con i propri colori e i propri vessilli, a testimoniare un profondo legame…

I risultati di questo lungo week-end, ‘imponevano’ al Napoli di vincere! I tre punti ottenuti con sofferenza, ma merito, portano gli azzurri al terzo posto in solitaria, e riducono le distanze dalla Roma, ora a 6 lunghezze. Se si interviene sul mercato con un centrocampista di qualità (ipotesi altamente improbabile), se la Roma continua nel suo processo di involuzione (la piazza capitolina è simile alla nostra, in quanto ad autolesionismo…), se il Napoli limiterà svarioni, incertezze, black-out, se Higuain continuerà a ergersi a leader assoluto, magari coadiuvato dai pochi big che il Napoli ha in rosa (tutti o quasi dalla cintola in su), il Napoli potrà pensare di infastidire i giallorossi, che restano, al momento, come rosa, a noi superiori. Al netto dei troppi ‘se‘, poc’anzi citati e ricordati, pensiamo a blindare il terzo posto, piazzamento che è ampiamente alla nostra portata.

Nato 43 anni fa a Napoli, da sempre residente a Casoria. Laureato in Storia alla Federico II, militante politico, impegnato nel mondo dell'associazionismo e del volontariato. Oltre alla storia, e alla politica, l'altra passione è il calcio, in particolare il Napoli. Il colore preferito è, ovviamente, l'Azzurro!