Reina: Arriva in ritardo sulla punizione di Ramirez, qualche uscita spericolata. Voto 5.5
Koulibaly: Una sola leggerezza ad inizio gara, poi è il solito maestoso difensore. Voto 6.5
Albiol: Partecipa in misura minore all’orrore sul rigore, sicuro nella ripresa. Voto 6+
Hysaj: Primo tempo disastroso con l’ingenuo fallo da rigore. Nella ripresa non fa danni. Voto 5
Rui: In continua difficoltà, nel suo momento ‘migliore’ si fa espellere e lascia i compagni in dieci. Voto 5-
Jorginho: In giornata negativa, sbaglia molto e non regala equilibrio alla squadra. Voto 5+
Hamsik: Non una partita indimenticabile la sua, ma con il gol numero 116 entra nella storia del nostro Napoli. Ora la leggenda! Voto 7.5
Allan: Un primo tempo semplicemente perfetto, il gol, recupera palloni, morde caviglie, un’ira. Cala leggermente ed ‘ovviamente’ nella ripresa, altrimenti avrebbe meritato il titolo di super-uomo! Voto 9
Callejon: Propizia la rete del pari, sta tornando lo spagnolo che conosciamo. Voto 6.5
Mertens: Nel primo tempo gli manca solo il gol, lo sfiora in più di una circostanza; l’assist per Insigne è pura melodia calcistica, quello per Marek è prepotenza fisica e mentale. Mezzo voto in meno per l’egoismo nei minuti finali. Voto 7+
Insigne: Gol da cineteca. Imprescindibile. Voto 8
Subentrati:
Diawara: Perde qualche pallone pericoloso, combatte. Voto 6-
Zielinsky: Entra nel momento di maggior forcing ospite, contributo minimo. Voto 5.5
Maggio: Esperienza e fisicità nel finale. Voto 6
Sarri: Tutto nel primo tempo! I 45 minuti iniziali sono il Manifesto del Calcio: Napoli e Doria danno spettacolo, si affrontano a viso aperto senza risparmiarsi.
Blucerchiati avanti al primo tentativo, il Napoli reagisce e impatta. Suicidio (Albiol) Hysaj e Samp nuovamente avanti.
Partenope rischia ma trascinata da un indemoniato Allan trova il nuovo pari e il primo vantaggio, che non senza patemi mantiene fino al triplice fischio!
Un Napoli ‘meno Napoli’ del solito, che vive sulle folate dei suoi uomini più in forma, dando prova di grande carattere e nervi saldi. Match mai noioso, anche in una ripresa senza reti e con gli azzurri più attenti a controllare che ad offendere.
Napoli double-face: difesa ad intermittenza che paga le difficoltà degli esterni e la vivacità propositiva ligure.
Fase offensiva nuovamente in grande spolvero, con Allan trascinatore, Dries in versione assist-man, Insigne e Marek in quella di finalizzatore.
In attesa della primavera e di quello originale, godiamoci “Natale in vetta”, il nuovo cinepanettone di AdL, regia di Sarri, singoli e collettivo cast d’eccezione!
In un tiepido sabato pomeriggio di pre-Vigilia, in un vortice di emozioni, paura, gioia, rabbia, goduria, liberazione, quella più grande ha la cresta!
L’incubo/peso del record da eguagliare durato settimane, poi una sola per superarlo.
Era il 16 settembre 2007, l’Italia era campione del mondo, il Napoli una neopromossa, Marek un ventenne di belle speranze che al San Paolo aveva già segnato con la casacca del Brescia, e in coppa Italia aveva già realizzato una rete con la nostra/Sua maglia.
Quella domenica pomeriggio, alla terza giornata di campionato, il Napoli ospitava la Sampdoria, Zalayeta siglava la rete del vantaggio, il raddoppio lo firmava un giovanissimo slovacco, destinato ad entrare nella nostra Storia. Dalla Samp alla Samp, lunga vita a Marek Hamsik!
Arbitro: Qualche cartellino di troppo, grazia Viviano che colpisce il pallone con le mani fuori area. Netti sia il rigore, che il secondo giallo a Rui. Voto 5.5
Sampdoria: La squadra più coraggiosa e viva(ce) vista al San Paolo in campionato. Sorpresa della stagione, potrebbe tornare in Europa.