NAPOLI – Amare qualcuno o qualcosa vuol dire prendersene cura. Essere indifferenti nei confronti del benessere di una realtà diversa dalla nostra, trascurare, non rispettare è invece sintomo di disinteresse e dunque di non amore. È l’attenzione a fare la differenza: dove c’è, ovviamente in maniera sana e non come ossessione, c’è indiscutibilmente volontà di migliorare e consolidare la realtà strutturale di una certa realtà o persona.
In una città come Napoli, ricca di luce e con qualche ombra, l’amore è palese ad esempio nel desiderio di tutelare tutto il suo maestoso patrimonio culturale. Piazze, monumenti, siti archeologici, paesaggi naturali e antichi palazzi che si stagliano tra residenze moderne sono meraviglie spesso sottoposte all’incuria figlia del tempo e dell’abbandono da parte dei cittadini e delle istituzioni. Gennaro Tommasino è un cittadino partenopeo che ha deciso di seguire il linguaggio dell’amore per la sua città: in qualità di titolare del Ristorante Pizzeria Bellini in Via Costantinopoli 80 a Napoli, nell’incrocio di Port’Alba con Via San Sebastiano, ha a due passi Piazza Bellini e nell’omonimo slargo del suddetto locale si possono ancora ammirare le mura greche del capoluogo campano.
In antichità le mura erano un circuito difensivo fondamentale per le città, ne delineavano il perimetro. Scavi archeologici hanno permesso nel 1954 la scoperta dei resti delle mura presenti in Piazza Bellini che secondo gli studiosi sono state costruite nel V secolo a.C.. Oggi, la piazza è cuore della movida del Centro Storico e spesso fin troppi passanti rendono questo tesoro culturale una vera discarica a cielo aperto. “Specialmente dopo il week-end – spiega Gennaro Tommasino – è possibile affacciarsi alla ringhiera che costeggia il reperto archeologico e osservare come all’interno dei quadrilateri delle antiche maura ci siano una quantità immensa di bottiglie, oggetti di plastica, carte e altri rifiuti. In qualità di ristoratore so bene che qui passano molti turisti – sottolinea – affascinati dal Centro Storico di Napoli e far vedere loro questo scempio è veramente vergognoso”.
Parallelamente alla volontà di offrire alla clientela un prodotto innovativo rispetto al menu classico e d’élite già presente nel locale, con lo scopo di dedicare un piatto a un monumento considerato importante per vicinanza e sincera ammirazione ma soprattutto di sensibilizzare l’opinione pubblica, tra i tavoli del Ristorante Pizzeria Bellini è stata ideata la Pizza Mura Greche. Tale golosa pizza è di forma quadrata per richiamare la piazza: ha quattro ripieni differenti ai quattro lati e al centro, in onore della statua del compositore italiano Vincenzo Bellini, un piccolo ripieno di ricotta e melanzane ornato nel gusto come una piccola margherita, a sua volta circondata da pomodorini gialli e rossi. Dopo averla pubblicizzata tra i clienti direttamente nel locale e attraverso i social, questa pizza “è già un successo – continua Gennaro Tommasino – ed è sempre più richiesta. La nostra speranza è sensibilizzare i giovani e le istituzioni affinché le mura di Piazza Bellini non siano trattate da bidone dell’immondizia a cielo aperto e abbandonate nell’incuria totale, se c’è qualcosa di più che noi cittadini e imprenditori possiamo fare – conclude – saremo ben lieti di agire per il bene dei nostri monumenti”.
Emilia Sensale