C’era anche Luigi de Magistris tra i manifestanti che venerdì 16 settembre sono scesi in strada per protestare contro il nuovo piano di smaltimento rifiuti. Uniti verso la possibilità di una nuova discarica nel Parco delle Colline. Il confine con Chiaiano sarebbe di nuovo nel mirino della Regione Campania, scelto come sito per lo sversamento di un milione e mezzo di rifiuti.
Il sindaco di Napoli ha voluto metterci la faccia, scontrandosi con il Presidente della Regione Vincenzo De Luca. “Vorrei che con la Regione si iniziasse a parlare della riqualificazione del Parco delle Colline – ha detto de Magistris. “Abbiamo vinto la battaglia contro l’inceneritore di Giugliano. Ma ora siamo preoccupati. Diremo sempre ‘no’ alla nuova discarica”.
La Regione ha infatti approvato un nuovo piano per lo sversamento dei rifiuti del capoluogo partenopeo, individuando come sito idoneo l’area territoriale compresa tra Chiaiano, Marano, Giugliano, Qualiano, Mugnano e Quarto.
La fascia a Nord di Napoli fu già profondamente colpita dopo la realizzazione della prima megadiscarica nel 2008, voluta dall’ex sindaco Rosa Russo Jervolino.
Dopo otto anni quindi riemergono problematiche mai sopite per una cittadinanza a cui è stato imposto di convivere con la spazzatura di Napoli. Comuni, quelli dell’area Nord, che sono entrati da tempo nella nuova era dello smaltimento rifiuti e che effettuano la regolare raccolta differenziata. Il paradosso di fondo sta nel dover “ingoiare” i rifiuti di una metropoli che ha ancora molti problemi nell’educare alla differenziata i propri cittadini.
La persone che vivono al confine con Chiaiano chiedono soprattutto la riqualificazione del territorio con bonifica annessa.
Presenti alla protesta i centri sociali Insurgencia, Ex Opg Occupato Je so’ Pazzo, il comitato antidiscarica Jatevenne e la consigliera comunale della giunta de Magistris Eleonora de Majo.
Tra i manifestanti numerosi giovani ma anche genitori preoccupati per il futuro inquinato che la realtà delle discariche comporta. “Siamo in ansia – hanno dichiarato – non vogliamo che i nostri figli si ammalino”.
A testimoniare con la propria esperienza e a lottare per il bene del territorio anche la scrittrice Maura Messina, cittadina dell’area Nord e autrice del libro Diario di una kemionauta. Il libro della Messina testimonia l’esperienza di una giovane che si è ammalata improvvisamente di tumore. “Non si può delegare agli altri, è importante scendere in piazza – ha detto Maura – la nostra vita sembra barattata nel ricatto tra la salute e il dove dover mettere la spazzatura”.
La speculazione ambientale nella zona di confine con Napoli è iniziata circa otto anni fa. La battaglia della popolazione fu persa all’epoca solo a causa all’intervento dell’esercito che con la forza permise la realizzazione della ormai famosa discarica del Poligono. Discarica che non è mai stata sottoposta ad accurate ispezioni e bonifiche. Una situazione che preoccupa profondamente la popolazione e che ha provocato numerosi disagi. Svalutazione degli immobili, inquinamento atmosferico e biogas atmosferici visibili ad occhio nudo rappresentano le pene inflitte dalla politica ad un territorio che vive nel degrado anche per altri motivi. L’area Nord infatti sembra essere diventata la “Cenerentola della Regione Campania”. Collegamenti nei trasporti su ruote altalenanti, disoccupazione in aumento, pavimentazione stradale disastrata sono solo alcune delle problematiche che attanagliano la zona.
I manifestanti promettono di essere attenti ai risvolti della vicenda e dichiarano che questa volta non sarà permessa la costruzione di una nuova discarica.