NON RIUSCIRETE A FARCI “SVANIRE” TUTTI

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Non riuscirete a farci SVANIRE tutti”.

Venti minuti. Venti minuti per raccontare il dramma di un popolo che vede la sua identità, le sue radici, la sua memoria, “Svanire”, appunto, sottolineando con tocchi di luce delicati la disperazione di chi guarda da lontano le colonne di fumo nero di un rogo che riduce in cenere madre terra, e la speranza che nasce dalla comprensione che da quelle ceneri si può rinascere, come la mitica fenice.


Perché se c’è una crisi, c’è un’opportunità. Se c’è la consapevolezza di un problema, c’è la speranza di poterlo risolvere. E la speranza è da sempre nella mani dei più piccoli, degli innocenti. Di più non posso raccontare, pur essendo una delle pochissime persone ad aver visto in anteprima il film breve “Svanire”,nuovo lavoro della Blow Up Film, realtà culturale nata nel 2008 a Succivo, diretto da Angelo Cretella e scritto con Giusi Marchetta e Nicola Pellino.

Un lavoro, come per il precedente cortometraggio Emilio, realizzato attraverso il crowdfunding con la partecipazione di più di 100 piccoli produttori.

Un progetto che ha coinvolto persone e professionalità da tutta Italia.

 

“Un Film in cui non abbiamo voluto accettare finanziamenti pubblici” spiega Roberto Solofria, produttore esecutivo del cortometraggio e socio del Teatro Civico 14 di Caserta che insieme alla Fondazione Mario Diana Onlus è partner del film, “perché non volevamo che su un tema così delicato ci potesse essere una pur minima strumentalizzazione.”

 

Svanire ha avuto importanti collaborazioni e sostegno artistico come quello di Luca Bigazzi, (D.O.P. di Paolo Sorrentino) che ha supervisionato il lavoro fin dall’inizio e quella di Ortensia De Francesco ai costumi  (costumista tra gli altri de’ “Le conseguenze dell’amore” e de’ “Le Voci di Dentro” di Toni Servillo).

 

“Abbiamo provato a costruire uno sguardo intimistico in cui si è cercato di restituire allo spettatore quell’inquietudine che scorre nelle vene di chi abita alcuni territori che purtroppo non sono circoscritti solo alla Campania”.

Queste le parole di Angelo Cretella, regista già vincitore del Giffoni Film Festival con “Corti” che vedeva la partecipazione di Leo Gullotta e finalista ai Nastri d’argento con “Emilio”.

“Michele torna al paese, perché sua madre è scomparsa. Svanita nel nulla. La polizia non vuole e non può farci niente; la sua ricerca tra amici e vicini è inutile: non lo ricordano, non lo conoscono o sono andati via anche loro come ha fatto lui anni prima.

Il paese si annebbia, lo respinge. E’ tutto difficile, ma lui non si arrende.

Così, sperando di scoprire cosa le è accaduto, Michele resta nella casa di sua madre, aspettando che succeda qualcosa. E qualcosa succede.”

Questa la sinossi del film interpretato dall’attore Alessandro Federico. 

Insieme ad Angelo Cretella, le firme sono quelle di Alessandro Lanciato, come sempre direttore della fotografia per i lavori firmati Blow Up Film, Antonio Buccella alle scenografie, il montaggio è di Maria Iovine mentre le musiche originali sono state affidate al compositore Paky Di Maio.

 

Il film breve sarà presentato ufficialmente mercoledì 17 dicembre al Duel Village, via Paolo Borsellino – Caserta, grazie alla collaborazione con l’associazione Caserta Film Lab.

L’ ingresso è gratuito.

Al Domenicale con entusiasmo da più di un anno, dopo il banco di prova con Paralleloquarantuno. Giornalista per passione, scrive di tutto quello che la entusiasma, predilegendo i temi dell’ambiente e della cultura. Classe ’71,buddista, due figli, nel tempo libero cucina e gioca a burraco. Se dovesse descriversi con una sola parola, sceglierebbe “entusiasmo”, anche se si definisce un’anima in pena. Scrivere le è indispensabile: si firma #lapennallarrabbiata, e questo è il suo modo per denunciare ingiustizie e dare voce ai sentimenti che vive, come tutto quello che la riguarda, con un coinvolgimento totale.