Siamo nei giorni caldi degli esami, quelli della Scuola secondaria; dapprima quelli del primo grado e poi quelli del secondo grado. In ogni caso, siamo nei giorni dell’ansia, della preoccupazione di non essere abbastanza preparati, di non farcela né a scrivere né a parlare. Quella ansia che in qualche modo ha toccato noi tutti, che ha riempito le pagine della nostra giovinezza, caratterizzandole di giorni sui libri, paura, notti insonni. Quella notte prima degli esami che sembra non finire mai, quella notte prima degli esami che è stata descritta sia dalla cinematografia italiana che dalla musica. Venditti nel 1984 cantava “notte prima degli esami” in cui la paura degli esami faceva sentire tutto più forte: le emozioni, l’amore, la lontananza; oppure i vari film che hanno raccontato la goliardia dei giovani maturandi e la loro pazza voglia di farcela, di conquistare dapprima un diploma e poi il mondo.
Oggi è ancora così? La notte prima degli esami è ricca di pathos, di emozione, è intrisa di timore oppure è solo una pagina conclusiva di un percorso di studi che non ha in sé nessun particolare significato?
La scuola dei nostri tempi ci pone sempre dinnanzi ad uno scarso valore dei giovani, ad una scarsissima considerazione dei Docenti ed ad uno scetticismo di genitori verso i docenti ed anche di docenti verso le istituzioni, e di Ministri avulsi dal capire disagi, necessità e priorità.
Sebbene la nostra sia una generazione di freddi procacciatori di like, di stereotipati modelli del selfie , di uomini avvezzi alla relazione via etere piuttosto che via empatica, bhè! Nonostante la categoria dei Docenti sia svilita e umiliata da tante voci subdole, da tante azioni sbagliate (vedasi il corrispondere ai Commissari di Esami la cifra di 1 euro per la correzione di ciascun compito per il concorso docenti) la notte prima degli esami , oggi come ieri, è uno stralcio di emozioni, di ricordi vissuti tra i banchi, di sconfitte e di conquiste tra pari, di litigi e di riappacificazioni, di conquiste e di perdite che nessun periodo della vita potrà mai essere eguale.