Parte questa settimana la XXII edizione del Pomigliano Jazz in Campania, che tocca alcuni tra i più suggestivi – e poco conosciuti – luoghi dell’area vesuviana e dell’entroterra “avellano”. Pomigliano Jazz, infatti, non è solo (buona) musica, ma anche Slow Food e itinerari culturali e naturalistici. L’atteso concerto di chiusura, il 6 agosto, vedrà Paolo Fresu in cima al gran cono, sul cratere del Vesuvio, per un indimenticabile concerto al tramonto. Ma vediamo gli appuntamenti di questa prima settimana.
Si parte venerdì 27 ai Conetti Vulcanici di Pollena Trocchia – favolosa località vesuviana, a metà tra antico cratere e riserva naturale – con l’inedito incontro tra il lirismo della tromba di Enrico Rava, il pianoforte di
Giovanni Guidi e la geniale creatività di Matthew Herbert.
Venerdì 28 luglio cominciano i concerti al grande Parco delle Acque di Pomigliano d’Arco. La prima serata il batterista Leonardo De Lorenzo presenta in anteprima il suo album “The Ugly Duckling” insieme ad Ergio Valente (pianoforte) e Gianfranco Coppola (contrabbasso); e poi a seguire un live decisamente singolare, che coniuga musica e danza con il pianoforte di Chano Dominguez – 40 anni di carriera e 4 nomination ai Grammy – e il suo Flamenco Quartet che esalta la contagiosa passionalità del genere musicale andaluso e la fervida creatività tipica della musica afroamericana.
Sabato 29, invece, si cambia musica. La seconda serata al Parco delle Acque è dedicata infatti all’elettronica e alle sonorità contemporanee: si parte con il progetto Jack&Rozz firmato da Alessandro Tedesco – Pino Melfi Quintet e la
voce di Ileana Mottola; seguono le Rapsodie electrofisiche di Antonelli, Messina e Ricci con le letture di Gianni Valentino; e chiude la serata l’atteso DJ set di Matthew Herbert, “mostro sacro” della musica elettronica mondiale, assetato di curiosità, che incarna perfettamente lo spirito di innovazione della musica.
Per chi non conoscesse la ventennale storia del festival, il Parco delle Acque di Pomigliano ospita anche la grande mostra multimediale “STORIE DI JAZZ 2017”.
In attesa dei 5 concerti della prossima settimana – tutti in giro tra il Vesuvio e l’area “Avellana”, con nomi Gregory Porter e Robert Glasper – l’ultimo appuntamento a Pomigliano è domenica 30, con – Francesco Nastro, raffinato e sensibile pianista e compositore stabiese, e poi a seguire, l’imprevedibile e geniale sound di Matthew Herbert che arricchisce la lunga serie di collaborazioni dell’Orchestra Napoletana di Jazz diretta da Mario Raja.
In occasione dei concerti, inoltre “Note di Gusto” proporrà sempre una serie di prodotti e di piatti – preparati “live” – del circuito Slow Food e degli operatori del territorio: dalla pizza allo street-food, alle aziende agricole del Vesuvio e dintorni.
Per gli itinerari turistici, questa settimana si potranno visitare i Conetti del Carcavone di Pollena Trocchia (giovedì 27); gli scavi archeologici di Pollena e l’Orto Conviviale di Sant’Anastasia, nonché le Basiliche
Paleocristriane di Cimitile (sabato 29); il Palazzo Mediceo e il centro storico di Ottaviano, il centro storico di Trocchia e le “Briglie Borboniche” (domenica 30).
Gli eventi di questa prima settimana sono tutti gratuiti. Tutte le notizie su come prenotarsi, sono sul sito web del festival www.pomiglianojazz.com