Dopo il terremoto annunciato nei giorni scorsi, dopo la convocazione di un consiglio comunale che avrebbe dovuto far saltare molte poltrone (se non tutte), dopo l’allarme (o la gioia di qualcuno) per il tanto paventato Commissariamento che sarebbe dovuto avvenire in tempi brevissimi, è calato il silenzio più totale sull’amministrazione Carfora e sulle sue faccende. Questa è una delle magie che solo la politica, nostrana e non, riesce a fare: cambiare le carte in tavola e gli scenari con una rapidità degna dei migliori prestigiatori. In poche ore (e dopo che noi stessi ne avevamo dato notizia sul nostro giornale) il consiglio comunale previsto per DOMENICA ( volutamente scritto in maiuscolo, per sottolineare la stranezza) 30 agosto è stato, di punto in bianco, rimandato (per motivi che forse forse riusciamo tutti ad immaginare) ai prossimi 11 e 14 settembre. E la domanda non può che sorgere spontanea: ma il Prefetto non aveva diffidato l’amministrazione e intimato Carfora e i suoi a votare il bilancio entro e non oltre il termine del 31 agosto , pena l’ipotesi “ineluttabile” del commissariamento? Mah!
Ma c’è di più…il Sindaco ha fatto sapere, attraverso un comunicato stampa, di aver provveduto alla revoca della Giunta Comunale, con l’intento di cercare di avviare un dialogo con le diverse forze politiche. In sostanza, ha mandato a casa gli assessori per cercare di accattivarsi altri consensi, che, però, non è sicuro che arrivino. E a nessuno sfugge che la revoca è una ulteriore riprova della rottura del patto di ferro con Casillo (di cui gli ormai ex assessori sono espressione). Sul fronte destro, di certo, la situazione non è migliore. Mentre Forza Italia si attesta a dichiarare il suo flop e ad alzare bandiera bianca, l’opposizione in generale risulta molto frammentata e senza motivi di coesione al suo interno. Anzi, in questi giorni l’unico obiettivo comune è quello di mandare a casa Carfora e i suoi: è per questo che nella giornata di ieri i consiglieri Pugliese, Mosca, Iodice, Ferrara M., Esposito O. e Polizio, hanno sottoscritto un sollecito al Prefetto Pantalone affinchè avvii le procedure di scioglimento dell’Amministrazione, cosi come previsto dall’articolo 141 del Tuel.
Abbiamo raggiunto telefonicamente il consigliere Pugliese, al momento fuori Napoli come delegato nazionale al congresso Everest : “ Ci siamo riuniti ed abbiamo firmato un sollecito al Prefetto. Tale documento verrà sottoposto al partito democratico, da sempre insieme a noi all’opposizione. Se il prefetto non dovesse intervenire, la settimana prossima metteremo in campo l’ipotesi di dimissioni di massa dinanzi al notaio, invitando a firmare tutti i consiglieri comunali che vogliamo porre fine all’amministrazione Carfora – Casillo“.
Mentre stiamo scrivendo queste righe, giunge in redazione un comunicato stampa a firma del Sindaco Carfora. Un documento piuttosto lungo e dai toni adirati, in cui il Primo cittadino risponde agli attacchi provenienti dalle diverse politiche “ richiamando i consiglieri al senso di responsabilità”. IN primis spiega che “Lo slittamento all’11 settembre non deve sorprendere, poiché il termine di diffida prefettizio di 20 giorni per l’approvazione del bilancio non è di natura perentoria. Il commissariamento non è affatto inevitabile, come vorrebbero le voci che corrono in città. La Prefettura è organo di garanzia e non già, come alcuni vorrebbero, un arbitro fiscale ed inflessibile, anzi è perfettamente conscia della finalità sollecitatoria della sua diffida”.
Quanto alle motivazioni dello slittamento, il Primo Cittadino punta forse un po’ troppo sulla buona fede dei Casoriani e fa sapere che lo slittamento si è ritenuto necessario per ragioni di natura amministrativa e burocratica (mah!) ed anche di natura politica, perché nelle ore immediatamente precedenti al bilancio è stata avviata la “la generale fase di ricognizione delle presenze dei consiglieri per discutere delle tematiche del bilancio, anche con chi non aveva partecipato ai lavori della relativa Commissione Consiliare; ma in quelle ore mi sono reso conto di qualche sfilacciamento tra i consiglieri”.
Il punto più dolente è, come è facile immaginare, lo spaccamento dell’asse Carfora- Casillo. “Non posso nascondere che vi sono difficoltà, tuttavia non è possibile imporre interessi politici e personali sulle dinamiche di una intera amministrazione. Siamo di fronte a messaggi trasversali che giungono attraverso interviste sui giornali che sostituiscono i luoghi di vera discussione politica. In queste ore febbrili devo riconoscere il senso di responsabilità di parte della opposizione che aveva in passato denunziato questo sistema di operare”. Al Sindaco non piace parlare di “crisi”, come lui stesso fa sapere. E conclude affermando che “abbandonare oggi la città a se stessa è un atto delittuoso”. Per quanto ci riguarda, è altrettanto delittuoso lasciarla in balia di interessi e strategie personali, accordi e trasversalismi vari, che non hanno nulla a che vedere con la buona politica.
Insomma, la “calma apparente” di questi giorni è di certo destinata a durare poco. Ne vedremo delle belle e siamo certi che fino alla data del consiglio comunale gli scenari, le tattiche e gli accordi cambieranno ancora.