di Angela Petroccione
Presentata a Milano domenica 29 settembre la Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2020 di Daniele Cernilli. Tappa unica di questa sesta edizione dell’evento che vede in forte crescita il numero di aziende partecipanti, giornalisti accreditati e operatori e appassionati che presidiano i banchi d’assaggio.
Dopo la cerimonia di presentazione e premiazione svoltasi la mattina a Palazzo Castiglioni, nel pomeriggio l’attesa apertura della grande degustazione presso l’Hotel Principe di Savoia con oltre 200 tra le migliori aziende italiane, prima fra tutte l’iconica Tenuta San Guido con il suo Sassicaia 2016.
Tra i riconoscimenti di Doctor Wine che più lasciano il segno per questa edizione il Premio “Rosso dell’anno” che si sdoppia con due favolosi 100/100: – il Barbaresco Sorì San Lorenzo 2016 di Angelo Gaja – l’Amarone Vigneto di Monte Lodoletta 2013 di Romano Dal Forno. Il Barolo Mosconi 2015 della Pio Cesare di Alba si aggiudica il premio per l’Esordio Vincente, dedicato a un vino che esce per la prima volta in assoluto e riesce a ottenere un risultato straordinario. La cantina è di grande tradizione e il vino proviene da uno dei più famosi cru di Monforte. Il premio Azienda dell’anno va a Barone Ricasoli Castello di Brolio che ha presentato una serie di nuovi vini da diversi “cru” tra i quali spicca Colledilà Chianti classico Gran Selezione 2016. Il premio per il Produttore Emergente arriva direttamente in Puglia e va a Terre dei Vaaz con il suo Primitivo.
Nuovo premio istituito quest’anno da Doctor Wine è invece quello per il Progetto Qualità: si tratta di un riconoscimento che va alle aziende impegnate nella crescita del livello qualitativo della propria produzione, un attestato prestigioso che vuole valorizzare la propensione all’innovazione, alla crescita e al miglioramento di realtà come quelle vitivinicole che, anno dopo anno, si trovano ad affrontare sfide sempre più complesse sul fronte dei mutamenti climatici, dell’evoluzione tecnologica e dei cambiamenti dei comportamenti di consumo.
Quest’anno il premio è stato assegnato a Codice Vino della Cantina Codice Citra, in Abruzzo. Il presidente Valentino Di Campli ha scelto di puntare su un progetto vitivinicolo teso a realizzare vini di alto profilo. Le ricerche viticole ed enologiche sono coordinate da una sorta di dream team capitanato da Riccardo Cotarella e Attilio Scienza. Una rigorosa selezione dei migliori cento ettari di vigneto sugli oltre seimila coltivati dai soci di Codice Citra ed una vinificazione tecnologicamente avanzata per esaltare le migliori caratteristiche varietali dei vitigni autoctoni abruzzesi sona alla base di una idea progettuale della quale si parlerà molto da qui agli anni a venire.