di Umberto D’Orsi
Una mattina all’insegna della solidarietà a favore di tutte le donne vittime di violenza, in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Nel corso della stessa è stato presentato a Napoli, presso l’Ordine dei Commercialisti sito al Centro Direzionale Isola E1, il progetto Revival e la Convenzione di Istanbul.
Un convegno che è stato anche corso di formazione dell’Ordine dei giornalisti, il quale ha avuto come relatori: Caterina Arcidiacono Coordinatrice sezione Psicologia e Scienze educazione Unina, Ottavio Lucarelli Presidente dell’Ordine giornalisti Campania, Giovanna Cacciapuoti Penalista associazione Salute Donna, Antonella Bozzaotra Presidente Ordine psicologi della Campania, Mario Guarino Dirigente responsabile Medicina d’urgenza e Pronto soccorso Cto, Simona Lanzoni Seconda vicepresidente Grevio Convenzione Istanbul, Elvira Reale Coordinatrice centro Dafne Cardarelli e progetto europeo Revival, moderatrice dell’evento Carmen Credentino Agenzia Dire.
Nel corso dell’evento è stato presentato il progetto Revival “Right Environment to protect women VIctims of Violence At each Level”, che nasce nell’anno 2017 per affrontare ed intervenire con azioni che agiscono a livello sanitario, legislativo e psicologico, lo stesso progetto è finanziato dal programma europeo Rec “right equality ad citizenship”.
Tra i suoi obiettivi specifici, quello di creare un modello che include oltre la refertazione medica, anche l’uso del referto psicologico nel percorso di presa in carico della vittima. Le azioni del modello comprendono: valutazione del rischio nei casi di violenza, attività clinica di diagnosi della vittima, uso del referto psicologico al pronto soccorso, il trattamento psicofisico della vittima e l’uscita dalla violenza. Durante la manifestazione si è vista anche la proiezione di alcuni filmati, tra i quali quello dell’ associazione Spazio Donna onlus, ospite al centro Dafne del Cardarelli, con interscambi e diversi livelli di protezione per il percorso delle vittime, che pone in essere i risultati del progetto Revival, elencando, inoltre, gli altri partner che hanno aderito a codesto progetto.
Poi si è parlato della convenzione di Istanbul ratificata nel 2013 ed entrata in vigore nel 2014. Essa riconosce che la violenza sulle donne è una violazione dei diritti umani – come un atto di discriminazione, essendo soprattutto il primo strumento giuridicamente vincolante volto a creare un quadro normativo completo a tutela delle donne di ogni età. Si fonda su quattro punti della sua applicazione, le cosiddette quattro p: prevenzione, protezione, punizione del maltrattante/compensazione vittima (indagini/procedimento giudiziario) e politiche integrate. Un altro aspetto innovativo è la diligenza dello stato, il quale, chiede la convenzione di Istanbul – deve mettere a disposizione tutti i mezzi affinché le donne possano uscire ed essere appoggiate in un percorso anche di empowerment, cioè fornire gli strumenti che permettono alle donne di essere libere a 360 gradi.