di Alessandro D’Orazio
Sono tornati in classe fra le polemiche gli alunni dei quattro plessi dell’istituto Via Trionfale di Roma, che recentemente ha pubblicato sul proprio sito internet una presentazione – poi rimossa – che diversificava le varie sedi scolastiche in base al rango socio-economico degli studenti. Attoniti i genitori degli alunni, i quali all’ingresso dell’edificio esternavano le proprie considerazioni sulla vicenda. “Mi sembra una cosa grave, soprattutto perché parliamo di una scuola pubblica. Far sparire la descrizione dal sito non elimina la discriminazione che è stata fatta” ha sottolineato la mamma di un discente.
Un secondo genitore ha poi riferito, così come evidenziato anche dall’Ansa, che la vicenda era stata da tempo portata all’attenzione della preside ma che evidentemente nulla era stato fatto per risolvere la questione. “E’ una storia vecchia, mi sono meravigliata che sia venuta fuori ieri. Già l’anno scorso il Consiglio d’istituto aveva invitato la preside a rimuovere quel passaggio ‘incriminato’ e lei non l’aveva fatto”, ha detto la donna, “spiegando – ha aggiunto – che in quell’occasione non vi era alcun intento discriminatorio, ma che ci si stava adeguando a delle indicazioni ministeriali che invitano la scuola a fornire una fotografia fedele della realtà per adeguare i piani dell’offerta formativa”.
“E’ una presentazione indecente perché non si possono presentare le scuole ghettizzandole in base al ceto sociale, alla condizione economica o alla presenza di bimbi stranieri. Con altri genitori ci siamo vergognati che la dirigenza abbia presentato l’istituto in questo modo perché la scuola pubblica per definizione accoglie tutti i bambini indipendentemente dall’estrazione sociale”, ha concluso la donna intervistata.
In particolare, il passaggio incriminato e poi cancellato dal sito web della scuola subito dopo il prorompere delle polemiche era il seguente: “La sede di via Trionfale e il plesso di via Taverna accolgono alunni appartenenti a famiglie del ceto medio-alto, mentre il Plesso di via Assarotti, situato nel cuore del quartiere popolare di Monte Mario, accoglie alunni di estrazione sociale medio-bassa e conta, tra gli iscritti, il maggior numero di alunni con cittadinanza non italiana mentre il plesso di via Vallombrosa, sulla via Cortina d’Ampezzo, accoglie prevalentemente alunni appartenenti a famiglie dell’alta borghesia assieme ai figli dei lavoratori dipendenti occupati presso queste famiglie (colf, badanti, autisti, e simili)”. Ogni ulteriore commento alla vicenda risulterebbe superfluo.