di Mirko Torre
Forse uno dei Napoli meno brillanti da inizio campionato, incrocia una Salernitana che come prevedibile sembra giocarsi la partita della vita, dando vita alla classica partita trappola.
Gli azzurri infatti, orfani di Osimhen e Insigne per infortunio o “punizione” si trovano ad affrontare i cavallucci marini col tridente “leggero”, forse non la scelta migliore col senno di poi visto l’impatto di Petagna nella ripresa.
Gli uomini di Colantuono spostano la partita sul piano dell’agonismo e ottengono come unico risultato l’espulsione di Kastanos per una brutta entrata con piede a martello sul gigante Anguissa, che a proposito anche oggi gioca gran parte della partita con un giallo pesante sulle spalle e nonostante questo dimostra ancora grande sicurezza e qualità in mezzo al campo. Nella ripresa la decide il gol dell’uomo forse più atteso da inizio campionato, Piotr Zielinski, che in mischia riesce a insaccare per l’1-0 finale.
Ennesima prova di forza per i ragazzi di Spalletti, perché se è vero che le goleade divertono ed esaltano, gli 1-0 fanno vincere i campionati e noi stiamo cominciando a capirlo. Inevitabilmente il focus andrà sulla situazione Osimhen-Insigne, lasciati fuori per infortunio e scelta tecnica, ma con un po’ di sospetti su quanto accaduto negli spogliatoi dopo la partita col Bologna. Tutti noi stiamo imparando a conoscere il mister Spalletti e abbiamo piena fiducia in lui e nelle sue scelte, anche se difficili da accettare. Non bisogna cadere in queste trappole che possono destabilizzare l’ambiente, la cosa più importante al momento è stringersi intorno alla squadra, tutti uniti verso un unico grande obiettivo.
Aldilà del primato confermato in classifica con ben 10 vittorie e 1 solo pareggio, il dato più incoraggiante è ancora una volta l’estrema solidità del reparto difensivo, capace di subire soltanto 3 gol in campionato, alla pari solo del Chelsea in tutti i maggiori campionati europei. Resta da capire se contro il Verona il Napoli saprà riconfermarsi una fortezza nonostante l’assenza del Comandante, Koulibaly, per squalifica.
L’obiettivo è chiaro, il cammino ancora di più, e noi continuiamo a sognare insieme agli azzurri, con un aiuto in più dall’alto questa volta, lo sguardo del Dio del calcio, che aveva espresso un desiderio e che da lassù, come sempre ha fatto nella vita, lotterà per far si che si avveri…