Pari giusto tra Sampdoria e Napoli che hanno dato vita ad una partita sostanzialmente mediocre, molto fisica e che ha vissuto di sprazzi. Il campo di gioco in pessime condizioni avrà certamente influito, ma ancor più a pesare sul match, è stato il livello qualitativo non eccelso dei protagonisti in campo, nonché la condizione fisica e mentale precaria di quelli che l’asticella della qualità dovrebbero alzarla.
Non credete però a quel che diranno i media: di un Napoli fortunato che esce dal Marassi con un punto ‘rubato’. È falsità, non corrisponde al vero, basta dare un’occhiata agli highlits e alle statistiche per smentire il potere mediatico. Un potere, non solo mediatico, che non vorrei abbia iniziato il suo lento lavorio, per ‘sostenere’ una società che da troppi anni manca dall’elitè (eufemismo) del calcio italiano. Chiedere info alla Fiorentina.
Il bicchiere è mezzo pieno perché restiamo terzi (in condominio con il Genoa), teniamo dietro la Doria, perché in 10 si è pareggiata una partita nel recupero, perché l’arbitro ci ha negato 1 rigore e mezzo. Il bicchiere però si svuota quando dinnanzi agli occhi del tifoso restano le figure di Britos, Inler, Maggio, Rafael e le prestazioni opache di Hamsik (che fine hai fatto mio Marek?) e Higuain; quando compari il tuo centrocampo a quello di Juve e Roma, a quello della Fiorentina, quando pensi che in porta avevi Reina, quando confronti la sete e fame di vittoria delle altre alla tua, quando ti tornano in mente i pari con Cagliari e Palermo, la sconfitta con il Chievo. Acqua passata è vero, ma è acqua torbida, pesante, che fa male, perché il pari a Genova contro questa Sampdoria ci sta e l’hai ampiamente meritato, quei 3 scivoloni in casa non hanno giustificazionea alcuna.
La stagione in qualche modo è stata in parte recuperata, un campionato che va a rilento dalla terza a scendere ci ha consentito di non pagare oltremodo, le follie di inizio anno; in Europa League ‘basta’ battere la cenerentola slovacca per essere primi, e in alcune circostanze, la settimana che ha preceduto la sosta per le nazionali, siamo stati finanche brillanti e belli.
Pagelle
Rafael: Appare in ritardo in occasione della rete doriana, che poi è il solo tiro (preciso e forte ma …) nello specchio della porta dei blucerchiati. Voto 5
Koulibaly: Prima ammonizione ingenua, la seconda è inevitabile. Prestazione appena sufficiente macchiata dal rosso. Voto 5+
Albiol: Soffre ma regge. Voto 6-
Britos: Ci risiamo, al sesto minuto si fa ammonire e la sua partita già in salita per evidenti limiti tecnici, che aumentano in un ruolo neanche suo, diventa una ripidissima scalata…. Voto 4.5
Maggio: L’impegno c’è, corre, si batte ma le difficoltà sono evidenti. Voto 5.5
Inler: Perde diversi palloni, alcuni pericolosissimi, lento e inefficace. Se doveva essere, da 4 anni, il nostro grande acquisto sulla mediana, si capisce perché Roma e Juve sono a distanza siderale. Voto 4
David Lopez: Giocatore che combatte, meglio nella ripresa, ma il nostro centrocampo è davvero scadente nella qualità. Voto 6
Callejon: Ci mette un po’ d’ardore, soprattutto nel finale, anche stasera però indovina poco. Voto 5.5
Hamsik: Un paio di giocate, poi tanti errori, impalpabile. Voto 5
Ghoulam: L’esterno alto non è il suo ruolo e si vede, benché di testa sfiori la rete nel primo tempo. Meglio quando gioca da laterale basso, suo il cross del pari strameritato (meglio ripeterlo). Voto 6+
Higuain: Nel primo tempo spreca una buona chance non riuscendo a superare il connazionale Romero, nella ripresa sbaglia un appoggio non difficile a Callejon, di testa non è incisivo, prestazione insufficiente. Voto 5
Subentrati
Mertens: Non è il miglior Mertens che conosciamo, regala comunque vivacità. Voto 6
Jorginho: Fare peggio di Inler era impresa ardua, l’italo-brasiliano entra bene in partita, dei 4 che abbiamo a centrocampo, l’unico da tenere (volendo essere realisti, insieme a Lopez), come prospettico e come quarto. Voto 6+
Zapata: Come giovedì contro lo Sparta, il suo ingresso fa alzare il baricentro del Napoli; la rete è il giusto premio per un giocatore che dopo un anno e mezzo resta un mezzo mistero. Voto 7
Benitez: Propone Britos laterale basso con Ghoulam ‘alto’, a centrocampo la coppia Inler-David Lopez. Approccio sparagnino al match, si lascia giocare i doriani che fisicamente e nell’aggressività mostrata ci dominano; viviamo di fiammate: nel primo tempo il colpo di testa di Ghoulam e l’occasione sprecata da Higuain. L’improvvisa rete di Eder, nonché un paio di decisioni arbitrali ‘dubbie’, una delle quali sullo 0-0, rovinano il suo ‘piano’; rimedia con le giuste sostituzioni.
Arbitro: L’intervento su Albiol nel 73% dei casi viene sanzionato con la massima punizione, ci è toccata la percentuale (chiaramente buttate lì a casaccio!) bassa. Su David Lopez è rigore senza particolari discussioni. Il primo episodio sullo 0-0 è presumibilmente quello più determinante, al netto di questi due errori, tiene tutto sommato in pugno una partita spigolosa, molto fisica. Voto 5-
Sampdoria: Grinta, determinazione, caparbietà, qualche elemento interessante (Soriano su tutti), un buon mix fisicità-tecnica, con la prima preponderante, ma parliamo di una squadra ‘sufficiente’ e nulla più, come sufficiente e nulla più è il campionato italiano dalla terza a scendere, come sufficiente e nulla più è stato il Napoli quest’anno, con l’eccezione di quel lampo di genio e splendore durato ahinoi il tempo di poche prestazioni convincenti.