Nessun destino è già stato scritto. Vivere nei quartieri difficili di Napoli non può sempre significare di essere predestinati ad una vita segnata dall’incontro con il potere affascinante del male.
Napoli lo sappiamo vive di realtà complicate, di vite vendute al malaffare, di giovani con ambizioni alla gomorra e un unico motivo alla base, non saper vedere o non aver mai conosciuto un altro orizzonte, quell’altro lato della strada in cui si vive esattamente al contrario.I quartieri di Forcella e della Sanità sono quelli più difficili in cui vivere a Napoli ma in virtù di questo qualche voce si è fatta sentire e qualcosa forse può aiutarci a dare un po’ di colore a questi quartieri in cui la strada di vita te l’impone il sistema e non te la puoi scegliere.
Sono state ben precise le richieste fatte al governo per ottenere qualche cambiamento.
Scuole aperte al pomeriggio e d’estate, telecamere di sorveglianza. Domenica scorsa è stato firmato dal presidente Renzi il Patto Campania, in seguito all’incontro nella Prefettura di Napoli con don Angelo Berselli portavoce del movimento “Un popolo in cammino”. Sono stati stanziati dei fondi per l’apertura pomeridiana delle scuole che in questo senso ha un significato molto importante. L’idea è quella di dare la possibilità alla scuola di diventare ciò che ora la strada è per i giovani. Non si approfondiranno materie scolastiche tradizionali ma si darà importanza alla musica, allo sport, a quelle attività che attirano i giovani e che possono formarli in vista di un lavoro.
Il ministro Giannini ha firmato qualche giorno fa il decreto grazie al quale le scuole resteranno aperte anche d’estate, in modo da garantire una continuità d’insegnamento e un luogo sicuro da offrire ai ragazzi del quartiere.
Per Napoli c’è bisogno di un piano speciale e sembra che per ora qualche risposta il governo la stia dando.
Il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, in seguito ad un’intervista rilasciata al Mattino ha stabilito le priorità della sua politica e concentrare maggiori forze in quei luoghi in cui i giovani hanno bisogno di sostegno rientra tra queste priorità. L’obiettivo è quello di creare poli di legalità che battano su tutti i fronti il fascino del soldo facile. Fa gola vederti passare davanti la possibilità di ottenere soldi senza il minimo sforzo fisico e ridere di quelli che magari vogliono dormire tranquilli e preferiscono passare le ore in fabbrica e poter uscire con gli amici senza pensieri. Eppure possono esistere i mezzi per far comprendere a queste persone che nella vita il facile non ripaga mai, ti porta il conto a consunto.
Investire nella scuola significa formare una mente che non cada nella trappola dei clan, che ragioni sul futuro della sua vita, che non si faccia adescare dalla facilità del finto potere.
“È una corsa contro il tempo: la scuola è il nemico più forte e insidioso per la camorra, perché ogni ragazzo che conquistiamo noi lo perdono loro. Ma bisogna fare in fretta, perché vince chi arriva prima“[ Stefania Giannini al Mattino]