di Alessandra Hropich
La disponibilità viene sempre fraintesa perché si tende ad approfittare di chi è gentile e generoso. Troppi esempi potrei illustrare ma mi limiterò qui ad alcuni più evidenti.
Avevo un amico ingegnere e funzionario che avevo intervistato considerato che aveva pubblicato un romanzo.
Finito l’ entusiasmo delle prime due interviste, l’ ingegnere mi chiese di andare in TV a parlare del suo libro. Inutilmente gli spiegai che non funziona così ma che, agli inizi, ci si presenta anche sul giornale della parrocchia e il mio amico sembrò ascoltarmi, poi iniziò ad evadere ogni mia nuovo tentativo di intervista, fino al giorno in cui mi disse: ” Mi devi spingere il libro, fallo comprare tu. Portami in TV, mi servono grandi televisioni perché il mio libro non lo ha letto ancora nessuno!”
L’ ingegnere mi aveva raccontato in precedenza invece la balla del suo libro che stava suscitando interesse mentre nessuno ne voleva sapere ma il mio amico aveva capito che la disponibilità ad intervistarlo fosse un riconoscimento del suo grande valore ancora sconosciuto ai lettori. Mia sorella, avendo letto a fatica (e su mia richiesta) un capitolo dell’ insipido libro, e sapendo dell’ assurda richiesta di spingerlo, mi disse: ” Il libro del tuo amico lo puoi solo spingere con il piede fino al fiume e lì, lo fai cadere!”
Un altro ingegnere che intervistai in una diversa occasione, al termine dell’ intervista mi disse:
” Vorrei condurre un programma televisivo, sarei adatto perché sono un tipo interessante ed ho molto da dire, mi puoi aiutare a lavorare in TV?”
Ed ancora, intervistai tanti professionisti il più delle volte solo per dar loro una mano a farsi conoscere.
Nella vita ho incontrato una marea di persone crudeli da scriverci un libro dedicato ai mostri e poche persone invece dall’animo nobile, a me sarebbe piaciuto somigliare a questi ultimi aiutando anche persone e professionisti sconosciuti ad emergere.
Eppure, intervistando aspiranti scrittori, dentisti e professionisti vari, mi sono sentita sempre poi chiedere di poter lavorare in TV oppure di portare io dei clienti.
Proverbiale fu l’ incontro con un medico che volli ringraziare per un esame accurato che fece diversi anni fa. Ero ventenne e nel pieno della mia giovinezza e bellezza, lavoravo per emittenti televisive locali ed avevo dirigenti e manager che mi avrebbero collocata ovunque ed avevo corteggiatori a non finire quando il medico da me ringraziato, riconoscendomi, mi disse: ” Grazie per i suoi complimenti, le chiedo però se può mettere in televisione mia figlia che è bellissima e si è licenziata da una redazione TV perché lei vuole lavorare in video visto che è davvero bella!”
Un padre medico che chiede lavoro per la figlia che si licenzia prima di trovare un altro lavoro? Ma soprattutto, un uomo che, fingendo di ignorare me esalta la bellezza (vera o presunta) della figlia, che tristezza! Patetico è questo cercare, soprattutto i padri, occasioni di lavoro per i figli, mi è capitato di ricevere infinite richieste in tal senso quando lavoravo in un partito politico.
E per anni ho riso della richiesta del medico che cercava lavoro per la figlia presentandola come bellissima al solo ed unico scopo di sminuire me, era palesemente provocatorio il suo affronto.
Ho talvolta, nel poco tempo libero, continuato ad intervistare psicologi, dentisti, titolari di aziende agricole perché mi faceva sentire bene il poter dare visibilità a certe persone ma puntualmente mi sentivo chiedere di più, mentre il dentista voleva trovare la fila dei clienti grazie a me, lo psicologo, idem, gli altri puntavano alla TV, mi confondevano con una scopritrice di talenti televisivi e/o procacciatrice di clienti.
Dunque nessuno aveva capito la bontà della mia intenzione di incentivare l’ attività altrui perché sempre vi erano i tentativi di approfittarne, triste è stato per me scoprire poi, in più di un’ occasione che, quei professionisti che mi chiedevano di essere intervistati, in realtà erano non di rado, dei veri mediocri nella loro professione ma di questo me ne rendevo conto soltanto dopo.
Qualcuno poi mi ha suggerito di non offrire visibilità gratuita a scadenti persone perché, a far del bene a chi non vale davvero, ci si rimette sempre ed io mettevo a rischio la mia immagine a favore di soggetti che volevano sempre di più e nemmeno meritavano la benché minima considerazione.
Il titolare di un’ importante agenzia di marketing mi ricordò che, chi vuole farsi pubblicità seriamente, firma un contratto e, pagate determinate somme, si procede con la pubblicità ma senza richieste poi di andare in TV o pretese di avere clienti ad ogni costo. E come sosteneva giustamente Madre Teresa: “quando fai il bene, ti attribuiranno secondi fini egoistici..”
Soltanto di recente, un commercialista, mio contatto social, ha per diverso tempo provato a coinvolgermi invece nei suoi raduni, cene o incontri affermando che una persona come me fosse da lui particolarmente gradita in pranzi o cene tutte tra commercialisti, anche in questo caso, avevo notato diversi tentativi insistenti del commercialista di incontrarmi ed evidentemente utilizzarmi per fini pubblicitari. Dai messaggi telefonici in cui mi veniva chiesto di esserci ad ogni costo ad un suo evento, alle dichiarazioni di affetto verso la mia persona e scritte in chat in cui venivo descritta come l’ unica amica a cui il commercialista diceva di voler bene e degna del suo affetto, al contrario delle sue colleghe considerate non in modo positivo da lui, insomma, mi ero accorta di un altro che avrebbe voluto utilizzarmi per scopi pubblicitari.
Tutto questo vergognoso tentare di utilizzare gli altri per propri scopi è molto comune ancora nessuno comprende veramente la tua generosità d’ animo ma anzi ciascuno ti chiederà sempre di più pensando di averne diritto.
E allora ho continuato con le mie interviste di sempre in linea con gli accordi del mio giornale ma intervistando soltanto chi non ha bisogno di alcuna visibilità, chi ha incarichi pubblici importanti e che fa lui un favore a noi del giornale lasciandosi intervistare, chi aggiunge prestigio a me e al giornale, chi non si serve di me né ha bisogno di mendicare lavori in TV o clienti.
Quando una persona con un ruolo di un certo livello ti dedica parte del suo tempo per un’ intervista, allora si che capisci che, quel qualcuno, ti stima perché non ha bisogno di visibilità e si mette a tua disposizione senza servirsi di te, ecco chi sono le persone che aggiungono qualcosa e non tolgono.
E non è poco.