Nel 2016 il turismo italiano ha avuto uno sviluppo più che positivo. È quanto emerge dal consuntivo di Federalberghi: 400milioni di pernottamenti alberghieri e 600milioni extralberghieri e alternativi. Su questa scia, il 2017 promette bene per il nostro Paese ed infatti è stata stimata una crescita del 4% degli arrivi dall’estero per una spesa complessiva di 36milioni di euro.
Nonostante i dati e soprattutto nonostante le risorse che il nostro Paese ha e che potrebbe mettere a disposizione del turista, l’Italia, dal punto di vista turistico, cresce lentamente. Un vero peccato se si considera il mercato favorevole che altri competitor stanno cercando di conquistare.
È anche vero però che cresce sempre di più la voglia di emergere, considerato che il turismo e il patrimonio culturale giocano un ruolo fondamentale nel nostro Paese.
E allora come accrescere la competitività del prodotto italiano?
Certamente il tema è centralissimo e sarà ampiamente discusso nelle due fiere di maggior rilevo che riguardano il settore turistico, ossia la Bmt (Borsa mediterranea del turismo) che si terrà a Napoli dal 24 al 26 marzo e la Bit (Borsa internazionale del turismo) che invece avrà luogo a Milano dal 2 al 4 aprile.
Uno dei punti cardini è sicuramente il sistema ricettivo che non riesce a proporre un marketing competitivo. In particolare le categorie di alberghi a 1 e 2 stelle hanno un problema legato alle dimensioni: 15 camere non possono competere con le oltre 50 delle strutture a basso costo delle catene estere. In tale situazione è molto difficile affidarsi ad un direttore commerciale che sia in grado di sviluppare il comparto ricettivo e farlo emergere.
Certamente non aiuta lo sviluppo neanche la presenza di piattaforme on line che assicurano ricezione extralberghiera, sempre più richiesta da un certo tipo di turisti. Ma la domanda è variegata, ci sono i turisti low budget che non richiedono servizi, i longstay che sono attenti ai costi ma tengono alla privacy, i high budget che invece sono alla ricerca di alloggi esclusi e infine ci sono le famiglie che hanno sempre più difficoltà a trovare strutture con camere con più letti o camere comunicanti. Per fronteggiare queste domande ci vuole sicuramente uno studio nuovo e formulare nuove proposte che possano soddisfare le esigenze più disparate.
Chi gioca un ruolo importante poi è certamente internet. La feedback economy nel settore turistico soprattutto è fondamentale, è da lì che parte l’esperienza del turista.
Infine come strategia di sviluppo si potrebbero valorizzare itinerari alternativi alle città d’arte, magari promuovendo la bici o il trekking per i turisti più sportivi, valorizzare i borghi medievali di cui la nostra Italia è piena o promuovere percorsi enogastronomici.
Insomma è fondamentale che quanto prima sia messo in atto un nuovo Piano di strategia del turismo per permettere all’Italia di sfruttare nel migliore dei modi le sue risorse.