Il problema del rispetto dell’ambiente sta, giustamente, interessando ogni aspetto della nostra vita; anche quello degli anticoncezionali, quindi.
Il presidente della Smic, Società medica italiana per la contraccezione, il ginecologo Emilio Arisi ha parlato di anticoncezionali ecologici all’Adnkronos.
Per green contraception si intendono sistemi non invasivi per il corpo e per l’ambiente. Sono sicuramente ecologici il coito interrotto, il metodo Ogino-Knaus e il metodo della temperatura basale. Ma hanno un rischio di gravidanza piuttosto alto, fino al 30%.
Si può ricorrere anche a quei piccoli dispositivi computerizzati (per esempio Persona) che permettono di calcolare i periodi fertili analizzando urina o saliva. Green ma non per questo necessariamente sicuri ed efficaci: “… per esempio Persona, come denuncia lo stesso foglietto illustrativo, ha un margine di rischio è del 5%” avverte Arisi.
La spirale intrauterina è meno verde dei precedenti ma è più sicura: “Possiamo definirla abbastanza green sia che si tratti di quella in rame, sia che se ne applichi una con progestinico e dà una possibilità di fallimento del 2 per mille” spiega il ginecologo
In penultima posizione, i profilattici, che dopo l’uso diventano un rifiuto. Ma attenzione: “Sono l’unico strumento per difenderci dalle malattie veneree. Quindi pensiamo bene a che rischi andiamo incontro prima di decidere di non usarli” sottolinea ancora Arisi.
In ultima posizione la pillola: il meno ecologico degli anticoncezionali perché rilascia una grossa quantità di ormoni.
Proprio per un sesso sicuro pensando all’ecologia, è nata This is L., un’impresa di successo tutta femminile, che promette di rivoluzionare il mondo dei profilattici rendendoli oggetti di piacere, dalla qualità suprema e dal rigoroso rispetto per l’ambiente, compreso un packaging riciclato e una totale dedizione alla sensibilità vegana, senza additivi e lubrificanti dannosi, parabeni e glicerina e assolutamente liberi dall’odore di latex. L’impresa, fondata dalla fotoreporter Talia Frenkel, si prefigge di sostenere le donne a livello globale, concentrandosi sulla loro responsabilizzazione sessuale. È possibile pensare a metodi anticoncezionali green, ma è necessario farlo con consapevolezza in modo da evitare gravidanze indesiderate e soprattutto malattie.