di Federico Fiore
Dopo una settimana dall’inizio delle ostilità tra la Turchia e le milizie curde nel territorio siriano, i resoconti sono a dir poco allarmanti. Henrietta Fore, direttore generale dell’Unicef, ha dichiarato che nel nord-est della Siria ci sono 275mila sfollati, tra cui 70mila sono bambini, di cui purtroppo ne sono stati contati almeno quattro uccisi e nove feriti, oltre ad altri sette uccisi in Turchia.
Durante questa settimana, inoltre, è stata attaccata una scuola e la centrale idrica di A’louk, che forniva acqua a circa 400mila persone ad Al-Hasakeh. La centrale è ora fuori uso.
L’Unicef ha anche espresso la sua preoccupazione per almeno 170mila bambini bisognosi di assistenza; proprio per questo, sta dando supporto alle famiglie che raggiungono i rifugi collettivi distribuendo 95mila litri di acqua e usando dodici cisterne per sostituire la stazione idrica, che è comunque in progetto di essere riparata.
Ora l’Unicef lancia l’appello, chiedendo apertamente alle due parti ed a chiunque possa esercitare influenza di proteggere i bambini a qualsiasi costo, ed a preservare le infrastrutture civili che non devono essere usate per scopi militari.