STILI DI VITA SBAGLIATI, DESIDERI REALIZZATI.

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Gessica ha soli otto anni, e – secondo il ministro della salute Beatrice Lorenzin – un sacco di stili di vita sbagliati.

E già, perché solo così si può spiegare il fatto che una bambola bionda con gli occhi azzurri combatta contro il cancro all’ipofisi, e soffra inoltre di  ipotiroidismo, di diabete insipido, abbia i reni compromessi, il fegato scompensato, il sistema urogenitale rovinato.


E fa sempre parte del suo stile di vita sbagliato restare per mesi ricoverata al Paosillipon, non poter frequentare la scuola, sopravvivere grazie al cortisone e avere la crescita bloccata.

Abbiamo conosciuto Gessica grazie ad un’associazione che opera attraverso Facebook. “Piccole gioie per i piccoli eroi della Terra dei fuochi”. E già, perché ce ne sono tanti di bambini, nella Terra dei fuochi, che hanno stili di vita sbagliati, evidentemente.

E, come tutti i bambini, oltre ad avere stili di vita sbagliati, ogni tanto esprimono un desiderio, e non sempre le famiglie riescono ad accontentarli. Ed è qui che interviene l’associazione, che – fatte le dovute verifiche – grazie alla solidarietà dei privati cerca, nei limiti del possibile, di realizzare questi piccoli desideri.

Gessica aveva un sogno: conoscere il suo cantante preferito, Nico Desideri.

Ieri sera il suo sogno è diventato realtà. Nico Desideri è un cantante del genere neo-melodico, molto conosciuto e apprezzato da chi ama il genere, grazie ad una featuring con Clementino, il rapper nolano di “ ‘O vient”, per capirci.

Dai microfoni di Radio Marte, grazie alla complicità di Gianni Simioli, gli abbiamo lanciato un appello, e Nico lo ha immediatamente accolto: di ritorno da Palermo, dove insieme ai figli Salvatore e Giuliano, che cantano con lui, si era esibito in un concerto, ha accettato di accompagnarci ad Afragola, dove Gessica vive.

Non esistono parole adatte a descrivere l’emozione di vedere una bambina così felice. Nessun aggettivo, o iperbole, potrebbe rendere l’idea.  E , sicuramente, credo che non esista gratificazione più grande, per un artista, della gioia di una piccola fan che finalmente riesce ad abbracciarlo di persona.

Personalmente, avevo ascoltato distrattamente la canzone “Made in Napoli” in radio, e non mi ero mai preoccupata di informarmi su chi la interpretasse.  Nico Desideri e i suoi ragazzi hanno dimostrato un’umanità che me li ha fatti scoprire come persone, aldilà dei miei gusti musicali. Grazie, grazie, mille volte grazie per quello che ci hanno aiutato a realizzare, per i regali che hanno portato a Gessica, per la commozione sincera che si leggeva nei loro occhi.

Abbiamo conosciuto un uomo, non un cantante. E Gessica non dimenticherà facilmente la sorpresa che i suoi beniamini  le hanno fatto.

Al Domenicale con entusiasmo da più di un anno, dopo il banco di prova con Paralleloquarantuno. Giornalista per passione, scrive di tutto quello che la entusiasma, predilegendo i temi dell’ambiente e della cultura. Classe ’71,buddista, due figli, nel tempo libero cucina e gioca a burraco. Se dovesse descriversi con una sola parola, sceglierebbe “entusiasmo”, anche se si definisce un’anima in pena. Scrivere le è indispensabile: si firma #lapennallarrabbiata, e questo è il suo modo per denunciare ingiustizie e dare voce ai sentimenti che vive, come tutto quello che la riguarda, con un coinvolgimento totale.