Quando si parla di Scuola , purtroppo, nulla è mai chiaro ed esaustivo. Alcune volte sembra che la Scuola sia una piazza di trattative, proposte, idee, propositi indisciplinati senza ancoraggi e certezze. Si parla di tagli di 4 miliardi di euro nei prossimi 3 anni per ciò che concerne l’inclusione scolastica: strumenti, risorse per gli alunni con bisogni educativi speciali e docenti di sostegno per i diversamente abili .
Replicano dal Miur che è una falsa interpretazione del bilancio triennale, dove la voce è stata iscritta solo per il primo anno al triennio scolastico di riferimento. Lo ribadisce il sottosegretario al ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca Salvatore Giuliano, del MoVimento 5 Stelle. Giuliano ribadisce la falsa interpretazione e conferma gli intenti ministeriali di garantire gli stessi servizi e le medesime risorse alle scuole per gli alunni BES, assicurati fino ad oggi.
Ci chiediamo, però, perché una voce di bilancio non venga riportata per ogni anno scolastico. Il non averlo fatto fa supporre investimenti differenziati. Tra l’altro il Ministro Bussetti più volte ha annunciato una formazione generalizzata a tutti i docenti sulle competenze in ambito di disabilità e bisogni educativi speciali, quasi a voler far supporre un taglio di investimenti sui docenti di sostegno.
Non è la prima volta che la Scuola si trovi a dover fare i conti con riforme, decreti attuativi e disposizioni ministeriali prive di concretezza e di consistenza. Tante le volte in cui le promesse sono state disattese e infinite le circostanze in cui tra ideale e reale si è avuto uno scollamento irreparabile.
La realtà della nostra scuola italiana troppe volte è distante dalle idee ministeriali: utopiche, prive di rispondenza con la reale vita scolastica e non rispettose della categoria dei Docenti.
Staremo a vedere “l’ago del Bilancio” da quale parte propenderà nei prossimi anni . Nel frattempo prendiamo con le dovute cautele le motivazioni addotte.